A Ferrara, nel Palazzo dei Diamanti, si terrà dal 18 febbraio al 20 maggio 2007 una retrospettiva dedicata al Simbolismo. Saranno esposti oltre cento capolavori, provenienti da tutto il mondo, attraverso i quali sarà possibile ripercorrere le tappe fondamentali che hanno caratterizzato lo sviluppo della corrente artistica che a partire dalla seconda metà del XIX secolo si diffuse in Europa.
Dipinti, sculture e opere su carta saranno disposti secondo un ordine cronologico-tematico al fine di documentare i diversi temi della ricca produzione simbolista.
La parte iniziale della mostra è dedicata ai “precursori”, da Moreau a Puvis de Chavannes, da Böcklin a Rops, da Rossetti a Burne-Jones.
La piena fioritura del movimento è documentata dalle opere di Redon, di Gauguin, dei Nabis, degli artisti della Rosa-Croce, tra cui Khnopff e Delville, degli animatori delle esposizioni dei Les XX e di quelli della Libre Esthétique a Bruxelles, di Hodler, di Von Stuck e di Munch.
La rassegna si conclude con le opere appartenenti all’ambito delle Secessioni: quella viennese guidata da Klimt, quelle degli artisti dell’Europa dell’Est e quelle dei maestri italiani, tra cui Previati, Segantini e Pellizza da Volpedo.
La mostra, organizzata da Ferrara Arte e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, è curata da Geneviève Lacambre con la collaborazione di Dominique Lobstein e Luisa Capodieci.
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