La rivista ANGELICUM esplicita la sua lunga e nobile tradizione accademica nella ricerca culturale, scientifica e sociale alla luce della dottrina della Chiesa cattolica. Pubblicata dalla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino in Roma fin dal 1924, offre studi accademici di Teologia, Diritto Canonico, Filosofia e Scienze Sociali, ed approfondite recensioni dei prodotti del panorama accademico internazionale nelle principali lingue europee. In particolare promuove una più ampia comprensione della tradizione tomista della Scuola Domenicana, da un punto di vista storico e sistematico in relazione alle questioni del nostro tempo.
La Facoltà di Diritto Canonico della medesima Università, ha assunto l’impegno di redigere il primo numero, monografico, della rivista Angelicum per il 2008, anno in cui si celebra il XXV anniversario della promulgazione del secondo Codice della Chiesa latina.
Gli studi raccolti in questo volume, frutto della ricerca e dell’insegnamento dei Docenti della Facoltà, vogliono essere un contributo concreto alla diffusione di una sana cultura giuridica all’interno della Chiesa. Essi trattano di tutte le varie materie disciplinate nei sette Libri del Codice, ma anche di tematiche storiche o di filosofia del diritto.
Seguendo la massima “Nulla est caritas sine iustitia” il Decano della Facoltà Prof. P. Bruno Esposito, O. P., nella presentazione del volume evidenzia, tra l’altro, come “…san Tommaso non solo è l’unico Dottore della Chiesa materialmente nominato nel vigente Codice di Diritto Canonico latino, che propone la sua dottrina a modello degli studi teologici quando parla della formazione dei chierici ma, il frutto del suo diuturno studio nella ricerca della verità ed il suo amore e comprensione per la Chiesa, in un certo senso, impregnano tutto il testo codiciale”.
Continua evidenziando una questione di scottante attualità: “…lì dove c’è una società di persone ci saranno sempre relazioni esterne che richiedono di essere disciplinate dall’esterno affinché si creino le condizioni di un pacifico vivere insieme. Anche per il cristiano, cosciente che i rapporti si realizzano tra un io ed un tu, avviene che si presenti il sorgere del mio e del tuo che necessita di essere regolamentato. In tutto questo è incontestabile il primato dell’interiorità, o più esattamente dell’adesione libera e volontaria, quindi morale, ma non viene disconosciuta la funzione preziosa ed insostituibile della disciplina degli atti esterni per il bene della collettività. La vista di ciò che è l’ottimo non deve mai far perdere di vista ciò che è in se stesso bene. Alla perfezione nessuno può essere costretto ed è libera scelta personale, ma rimane un invito pressante per ogni cristiano e, allo stesso tempo, tutti hanno il dovere, nelle relazioni con l’altro, di dargli ciò che gli è dovuto”. Si apre qui la questione di scottante e grande attualità: “…il rapporto tra il diritto e la morale. Conclude dicendo: “…pur rispettando l’autonomia dei due ambiti Tommaso ha ribadito la loro profonda relazione. Se l’oggetto della morale è il bene e l’oggetto del diritto è la giustizia, cioè dare a ciascuno il suo, questo è indubbiamente un bene nelle relazioni intersoggettive, ragione per la quale egli afferma l’esigenza della moralità del diritto: iustum come parte del bonum”.
Scheda Rivista:
Titolo: Angelicum
Editore: Angelicum University Press- Roma
Anno pubblicazione: 2008
Prezzo: € 25,00
Pagine: 401
Per Info:
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