Apre a Palazzo Reale di Milano venerdì 6 febbraio 2009 una importante mostra dedicata al Futurismo.
L’esposizione, dal titolo Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione, è curata da Giovanni Lista e Ada Masoero e presenta circa quattrocento opere che potranno essere ammirate fino al 7 giugno 2009. Di queste oltre 240 sono dipinti, disegni, sculture, mentre le restanti spaziano dal paroliberismo ai progetti e disegni d’architettura, alle scenografie e costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti dell’orizzonte quotidiano: arredi, oggetti di arte decorativa, pubblicità, moda, tutti segnati dall’impronta innovatrice del Futurismo.
La mostra intende documentare l’intero, vastissimo campo d’azione del Futurismo, ponendo l’accento sulla sua volontà di ridisegnare l’intero ambito dell’esperienza umana in una chiave inedita. Ridurre l’esame del Futurismo alla sola pittura e scultura rischia, infatti, di snaturarne il volto, cancellando quella che resta la sua più vistosa e ineguagliata specificità.
Poiché il Futurismo non operò nei soli anni Dieci, ma fu vitale per almeno un trentennio, la mostra ne rilegge l‘intera estensione, fino allo scadere degli anni Trenta, ampliando poi ulteriormente il suo orizzonte temporale per evidenziare da un lato le eredità che raccolse, dall’altro i lasciti che seppe affidare alle generazioni future.
Il percorso si avvia, infatti, nell’ultimo decennio dell’Ottocento, documentando la cultura visuale entro cui il Futurismo si formò, e si inoltra nella seconda metà del Novecento, con alcuni dei protagonisti di quella stagione (Fontana, Burri, Dorazio, Schifano, i poeti visivi) che al Futurismo guardarono o resero un esplicito omaggio.
La mostra, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dal Comune di Milano e da Skira Editore ed è prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con Skira e Artemisia e sostenuta da Fastweb come main sponsor e da Corriere della Sera.
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