di Nicola Rossello
L’ultima pellicola di François Ozon configura un percorso femminile di redenzione morale e di rinascita. Se il prologo del film, di una rara crudezza, ci consegna una giovane coppia di tossicomani che consuma la propria fuga dalla realtà nella dipendenza della droga, l’irruzione dell’evento luttuoso (la morte per overdose di Louis) costringe l’eroina del racconto a scuotersi dal suo stato di prostrazione. Mousse (una Isabelle Carré straordinaria, realmente incinta al momento delle riprese) fugge dalla città perduta e infelice per rifugiarsi in una villa di campagna a due passi dall’oceano, dove dovrà affrontare il problema del vuoto, della mancanza. Ma la sua incapacità di elaborare il lutto e di sottrarsi a un passato affliggente, non le consente di ritrovare se stessa. La stessa gravidanza è da lei vissuta non già come desiderio di procreazione, ma come un modo per placare il dolore per la morte dell’uomo amato. Solo l’incontro con Paul – figura benevola e angelicata, in qualche modo sostitutiva della persona scomparsa – le permetterà di uscire dal proprio sterile isolamento e riscoprire il desiderio e la speranza.
Come già in Ricky, anche qui la giustapposizione dei due tempi del racconto (il prologo parigino e la seconda parte ambientata a Guethary, sulla costa basca) prende la forma di una brusca rottura di tono. Così al timbro cupo, allucinato e notturno del segmento iniziale si oppongono, nella parte successiva del film, tonalità più lievi e solari, dove la limpidezza cristallina dello sguardo dell’autore ben si accorda a un andamento narrativo fluido e disteso, sorretto da una messa in scena di classica compostezza, che esibisce tuttavia calcolate bizzarrie e stravaganze stranianti: vedi l’episodio dell’incontro di Mousse con il tipo attratto sessualmente dalle donne incinte; vedi la figura un po’ folle della signora che sulla spiaggia farnetica di gravidanze felici.
Scheda film
Titolo: Il rifugio
Regia: François Ozon
Cast: Isabelle Carré, Louis-Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte, Melvil Poupaud, Claire Vernet, Jean-Pierre Andréani, Marie Rivière, Jérôme Kircher, Nicolas Moreau, Emile Berling, Maurice Antoni
Durata: 90 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Teodora Film
Data di uscita: 27 agosto 2010
Dello stesso regista:
Ricky – Una storia d’amore e libertà
Potiche. La bella statuina