Palazzo Reale di Milano ospita dal 26 marzo al 2 giugno 2014 una grande mostra dedicata a Piero Manzoni, uno degli artisti più innovatori e controversi del XX secolo.
Milano è stata la sua città, dove ha operato da protagonista della stagione di maggior fervore del secondo dopoguerra, ponendosi a fianco di un maestro come Lucio Fontana e agendo da referente primario della neoavanguardia europea, tra la Francia di Yves Klein e la Germania del gruppo Zero, l’Olanda del gruppo Nul e la dimensione cosmopolita di Nouvelle Tendance.
La sua città gli rende omaggio con una esposizione di forte impatto visivo, dove sono esposti gli esemplari più importanti di tutte le sue invenzioni, attraverso le quali ha scardinato il modo di operare artistico nella seconda metà del Novecento e imposto la sua personalissima visione del mondo.
La mostra presenta oltre 130 opere che rendono conto della sua intera parabola artistica.
Manzoni viene raccontato dagli esordi in area postinformale alla concezione degli Achromes, dalle Linee alle Impronte, dal Fiato alla Merda d’artista, dal coinvolgimento del corpo fisico vivente nell’opera alla dimensione totalizzante dell’esperienza estetica di progetti come il Placentarium.
Un apparato di materiali documentari originali (manifesti, fotografie, cataloghi, lettere) integra il percorso espositivo, restituendo il clima fervido a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, quando la città è già una delle capitali culturali europee. Viene proposto un filmato con documenti inediti che costituiscono una rarissima testimonianza d’immagini registrate dell’artista in alcune tra le sue più note azioni creative, come le uova segnate dalla sua impronta digitale destinate alla Consumazione dell’arte o le persone firmate come Sculture viventi.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, la mostra è curata da Flaminio Gualdoni e Rosalia Pasqualino di Marineo in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni ed è realizzata nell’ambito del progetto “Primavera di Milano”.
Oltre al catalogo della mostra, con testi di Flaminio Gualdoni, Giorgio Zanchetti, Francesca Pola, Gaspare Luigi Marcone, SKIRA pubblica nella collana SMS SkiraMiniSaggi “Breve storia della merda d’artista” di Flaminio Gualdoni.