È dedicata a Mimmo Rotella la mostra che dal 13 giugno al 31 agosto 2014 resterà aperta al pubblico a Palazzo Reale di Milano.
L’ esposizione, con circa centosessanta opere, si focalizza sul periodo che si estende dal 1953, anno delle prime sperimentazioni sul manifesto lacerato, al 1964, quando Rotella partecipa alla XXXII Biennale di Venezia.
Per contestualizzare l’opera di Rotella all’interno del panorama artistico internazionale, vengono esposti alcuni lavori che si confrontano con quelli di altri grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, europei e americani, quali Filippo Tommaso Marinetti, Enrico Prampolini, Kurt Schwitters, Hannah Höch, Jean Fautrier, Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Jacques Mahé de la Villeglé, Raymond Hains, Andy Warhol e Michelangelo Pistoletto.
Il percorso dell’esposizione analizza alcuni momenti fondanti dell‘inizio della carriera dell’artista. A Roma, dove si trasferisce subito dopo il rientro in Italia dalla residenza alla Kansas City University del 1952, Rotella stabilisce un dialogo sia con la generazione precedente sia con i suoi coetanei. È in questo ambito che ricorre a un simbolo del rinato contesto urbano: il manifesto pubblicitario.
Seguendo il percorso della carriera di Rotella sono individuati e presentati in mostra quei lavori realizzati a ridosso degli anni Sessanta, momento in cui intesse i primi rapporti con la Francia – tramite il Nouveau Réalisme – e gli Stati Uniti, dove già nel 1961 partecipa presso il Museum of Modern Art a New York a “The Art of Assemblage”. Sempre più attivo tra Roma e Parigi, Rotella ha modo di lavorare a stretto contatto con gli artisti della Pop Art e di aprire i suoi orizzonti sul contesto americano.
La mostra, curata da Germano Celant, è promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Mimmo Rotella Institute e Fondazione Mimmo Rotella.