È dedicata a Letizia Battaglia la mostra antologica che, dal 24 novembre 2016 al 17 aprile 2017, è aperta al pubblico al MAXXI di Roma.
L’esposizione, a cura di Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi, presenta oltre 200 fotografie, provini e vintage print inediti provenienti dall’archivio storico della fotografa siciliana, insieme a riviste, pubblicazioni, film e interviste.
«Sono particolarmente lieta di questa mostra – dice Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI – con cui non solo celebriamo il lavoro straordinario di Letizia Battaglia fotografa, ma anche il suo impegno civile, la sua passione militante che l’ha vista incessantemente in prima linea per cause diverse: la legalità, la questione femminile, i problemi ambientali, i diritti dei carcerati. Un impegno che le è valso molti premi e riconoscimenti in tutto il mondo».
La mostra, articolata in due macro aree, intende esplorare a 360 gradi tutti gli aspetti della poliedrica personalità di Letizia Battaglia e restituire la complessità dei suoi interessi tra fotografia, editoria, teatro sperimentale, politica.
Questi aspetti sono approfonditi nella sezione documentaria che apre la mostra e che racconta la sua intensa e varia attività, sempre all’insegna dell’impegno civile. Ci sono i lavori da fotoreporter a Palermo e a Milano, tra cui il suo primo servizio per L’Ora di Palermo, pubblicato nel 1969, dedicato alla prostituta Enza Montoro, le fotografie delle occupazioni, degli scontri di piazza, delle manifestazioni politiche negli anni Settanta e quelle della nuova scena creativa milanese che la porta a conoscere e ritrarre Pier Paolo Pasolini e Franca Rame.
Un’altra serie inedita che viene esposta al MAXXI è quella realizzata nel 1983 all’ospedale psichiatrico di via Pindemonte a Palermo: con la “Real Casa dei Matti” Letizia Battaglia collabora a lungo, organizzando laboratori teatrali e attività che confluiranno nei filmati Festa d’agosto e Vatinni. Questo nucleo di opere sarà acquisito dal MAXXI per la sua collezione.
E poi il racconto della sua lunga esperienza editoriale, con riviste come Grandevù, Edizioni della battaglia, Mezzocielo, e anche della sua esperienza come regista.
Su un tavolo da lavoro al centro della sala, altri materiali inediti dal suo archivio: provini e schede, note, pagine storiche del quotidiano L’Ora con cui ha collaborato per oltre vent’anni.
In mostra anche il film, prodotto dal Comune di Palermo e presentato in anteprima al MAXXI, La mia Battaglia. Franco Maresco incontra Letizia Battaglia, un racconto intenso e inedito di Palermo, città che l’artista ha fatto conoscere al mondo.
È presente, anche, una grande installazione Anthologia, che raccoglie la summa del lavoro di Letizia Battaglia: un labirinto di oltre 120 fotografie in bianco e nero di grande formato (66×100 cm) che calano dall’alto e scandiscono un percorso visivo intenso, offrendo al visitatore la possibilità di immergersi in una foresta di immagini sospese che ripercorrono quarant’anni di lavoro e di vita politica e sociale dell’Italia. Tra immagini divenute icone e scatti meno noti, sono ritratti i luoghi e le vittime delle stragi di mafia ma anche la vita e i volti della società palermitana.
Molte delle fotografie in mostra sono tra le 240 pubblicate nel grande volume Anthologia edito da Drago (2016). In occasione della mostra al MAXXI, lo stesso volume è corredato da un secondo libro relativo all’esposizione “Letizia Battaglia. Per pura passione“.