Una gran folla di personaggi e di storie in questo romanzo, alla maniera dei grandi romanzi del passato, ma un linguaggio decisamente attuale che fa uso dei registri più diversi. Una scrittura che si fa, a momenti, visionaria e fluviale, capace di slittare dalla descrizione di una scena allo svolgimento di un dialogo interiore o di combinare entrambi in un acrobatico pastiche.
Il filo conduttore della vicenda si dipana intorno a Pietro Paladini, 43 anni, direttore di una pay-TV, colpito improvvisamente dalla morte prematura della moglie.
L’evento della morte sospinge il protagonista ai margini della sua vita di sempre, in attesa di un dolore e di uno sconvolgimento che, ancorché attesi con timore e tremore, non sembrano volersi presentare.
Pietro smette di andare in ufficio e trascorre le sue giornate davanti alla scuola della figlia Claudia. Sullo sfondo della sua vicenda personale incombe una grande fusione aziendale che unirà francesi e americani, con un contorno di trame e tradimenti che si consumano all’ombra di ambizioni luciferine e che Pietro può seguire da una posizione di distacco. E’ lui il motore immobile di questo magnifico congegno narrativo ed il demiurgo di un microcosmo che converge inesorabile verso di lui.
A lui ricorrono, per inopinate confessioni, Marta, la cognata dalla vita sentimentale irrisolta e turbolenta, Enoch il collega d’azienda in crisi di coscienza che decide di partire per lo Zimbabwe, Steiner, il grande squalo ebreo di nazionalità canadese che sta per “mangiarsi” l’azienda in cui lavora, il fratello Carlo, stilista famoso e scapolo impenitente e tossicodipendente, Piquet, il collega sconvolto dalle improvvise manifestazioni di rivelatrice follia della sua giovane compagna, Jean Claude, alto dirigente estromesso con la complicità del suo amico più intimo, Thierry, il traditore del patto di sangue siglato a suo tempo con Jean Claude e rinnegato per insensata volontà di super-potenza, la ricca signora Eleonora Simoncini che Pietro ha salvato dall’annegamento e con la quale avrà un incontro sessuale caratterizzato da inusitata violenza.
Attorno ai personaggi principali ruotano anche le comparse di questo mondo “tutto chiuso in una via”, l’edicolante, il barista, la mamma che passa ogni giorno col figlio down, la ragazza che porta regolarmente a passeggio il cane, il pensionato nonché vedovo, che sta per tornare a Roma, le maestre ed i bidelli; comprimari, sì, ma anch’essi parte del quadro e che contribuiscono ad arricchire di colori, voci, presenze, la vicenda di Pietro.
Il finale ci sorprende col suo richiamo, inaspettato, ad una “normalità”, ad un senso delle responsabilità “ordinarie” di un uomo verso la vita ed i suoi affetti più cari, che è forse la risposta a tanto disordine, a tanta hubris, a tanta incontrollabile volontà di autodistruzione.
Una tranche de vie della nostra società acuta ed efficace, realistica e sfaccettata secondo i diversi punti di vista dei numerosi personaggi, non reticente verso le zone d’ombra della nostra condizione di uomini, anzi capace di gettare su di esse una luce che, a certuni, può apparire eccessiva e compiaciuta, ma che è sorprendente negli esiti, coerente nello stile, pienamente riuscita negli effetti che produce nel lettore.
E’ un libro che ci ricorda come la letteratura sia un modo per comprendere meglio noi stessi, le nostre emozioni ed il mondo in cui viviamo.
Vincenzo Continanza
Scheda libro
Autore: Sandro Veronesi
Titolo: Caos calmo
Editore: Bompiani
Anno pubblicazione: 2005
Prezzo: € 17,50
Pagine: 451
Premio Strega 2006