Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” sarà aperta al pubblico da mercoledì 21 marzo 2007, nell’ambito della sezione Telecomunicazioni, una nuova area dedicata alla storia delle emittenti radiofoniche in Italia.
Realizzata dal Museo milanese in partnership con Radio105 e con il patrocinio del Segretariato Sociale RAI, si avvale di documenti audiovisivi provenienti dall’Istituto Luce, dalle Teche Rai e da Rai Trade.
In questa nuova area sono presentati tre esempi delle tappe fondamentali della storia italiana delle emittenti di broadcasting radiofonico:
• la radiofonia sperimentale (stazione radiofonica di Erminio Donner Flori – Milano, 1923)
• la radiofonia pubblica (impianto EIAR-RAI – Siziano, 1932)
• la radiofonia privata (primo studio di Radio 105 – Milano, 1976).
Nell’ambito della giornata inaugurale sarà conferito un riconoscimento speciale all’Ingegnere Franco Soresini per il suo contributo allo sviluppo storico e scientifico del Museo. Franco Soresini è curatore onorario della sezione Telecomunicazioni e consulente del Museo da oltre 50 anni.
Nato in America nel 1920, il broadcasting radiofonico è il primo vero sistema di comunicazione di massa della storia: i segnali della stazione trasmittente (musica e informazioni) vengono diffusi nei ricevitori del grande pubblico.
Oggi in Italia le emittenti pubbliche (RAI) convivono con quelle private (network nazionali e radio locali). Dalla sua inaugurazione ufficiale nell’ottobre del 1924 e fino al 1975, la radiofonia italiana è stata caratterizzata dal monopolio pubblico. A metà degli anni Settanta il grande fenomeno delle “radio libere”, o “radio pirata”, ha trasformato radicalmente il panorama radiofonico del nostro paese.
La sala dedicata alle Emittenti Radiofoniche è suddivisa in quattro sotto aree principali.
1. Dai codici alla voce
In Italia i protagonisti delle prime sperimentazioni di radiotelefonia sono Quirino Majorana (zio del famoso fisico nucleare Ettore) e Giuseppe Vanni. Nell’area sono esposti due loro microfoni basati sul funzionamento idraulico, rispettivamente del 1909 e del 1912.
2. I radioamatori e l’inizio del broadcasting
La stazione radiofonica sperimentale di Erminio Donner Flori (Milano, 1923)
Quella di Erminio Donner Flori è la storia di un vero e proprio pioniere che, interessato a tutte le nuove tecnologie, realizza nella propria casa di Milano un laboratorio sperimentale di radiotecnica. La stazione, assemblata con apparecchi industriali e completa di una grande antenna sul tetto, viene impiegata nel 1923 per trasmettere parole e musica suonata con un grammofono. Nell’area sono esposti numerosi oggetti donati al Museo dallo stesso Erminio Donner Flori nel 1955.
3. Gli impianti pubblici e il monopolio statale
Impianto radiofonico pubblico dell’EIAR – RAI (Siziano, 1932)
Nel 1924 l’Unione Radiofonica Italiana (URI, poi nel 1928 EIAR–Ente Italiano Audizioni Radio e dal 1946 RAI–Radio Audizioni Italiane) inaugura la prima stazione pubblica a Roma. In pochi anni gli impianti aumentano fino a coprire l’intero territorio nazionale: dopo Roma anche a Milano, Genova, Napoli, Trieste e in altre importanti città vengono installati studi radiofonici e impianti di trasmissione.
3a. Lo studio radiofonico
In questo spazio sono presenti un banco di regia degli anni ’50 e alcuni microfoni impiegati tra gli anni ’20 e gli anni ’70. Questi elementi sono essenziali per ogni studio radiofonico, luogo dove vengono creati i programmi.
3b. La stazione trasmittente
Il grande trasmettitore di Siziano (Pavia) – interamente esposto nell’area Emittenti Radiofoniche – fu installato nel 1932 dall’EIAR. Aveva una potenza di 150 kW ed è stato utilizzato fino al 1971. Il segnale proveniente dagli studi EIAR di via Gorradini a Milano giungeva a Siziano attraverso un cavo interrato.
4. La rivoluzione delle radio private
Primo studio radiofonico di Radio 105 (Milano, 1976)
Nella nuova area è stato fedelmente ricostruito il primo studio radiofonico di Radio 105, una tra le prime radio private sorte a metà degli anni ’70, quando ancora la Rai deteneva il monopolio della radiofonia nazionale. Radio Studio 105, questo il suo nome iniziale, nasce a Milano nel febbraio del 1976 in un piccolo appartamento del quartiere Lorenteggio.
Il caso di Radio 105 è esemplare nel panorama della radiofonia privata italiana. Il suo percorso inizia, come quello di altre centinaia di radio libere, nel periodo in cui l’emittenza radiofonica è ancora prerogativa dello Stato e quindi vietata ai soggetti privati. Mesi di battaglie legali porteranno alla sentenza 202 del luglio 1976 in cui la Corte Costituzionale dichiara illegale il monopolio statale.