Nell’ambito della 52. Esposizione Internazionale d’Arte, intitolata Pensa con i sensi – Senti con la mente. L’arte al presente, che si svolgerà nella città lagunare dal 10 giugno al 21 novembre 2007, il Ministero per i beni e le attività culturali con la DARC – Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee e la Fondazione La Biennale di Venezia presentano il nuovo Padiglione Italiano alle Tese delle Vergini dell’Arsenale nel quale sono allestite, a cura di Ida Gianelli, due opere ideate per questo spazio: Sculture di linfa di Giuseppe Penone e Democrazy di Francesco Vezzoli.
Il nuovo Padiglione italiano, annunciato nella primavera del 2005, ha debuttato nell’autunno 2006 nell’ambito della 10. Mostra Internazionale di Architettura e quest’anno, per la prima volta nella più grande e importante rassegna di arte contemporanea internazionale, costituisce una delle novità principali della 52. Esposizione della Biennale di Venezia.
Il Padiglione è affidato alla cura di Ida Gianelli, Direttore del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, che ha scelto per rappresentare la scena artistica italiana di oggi gli artisti Giuseppe Penone (Garessio, Cuneo, 1947) e Francesco Vezzoli (Brescia 1971) con opere ideate per questa occasione. “Pur appartenendo a generazioni diverse – spiega Ida Gianelli – e impiegando linguaggi difformi, i due artisti sono entrambi protagonisti dell’arte contemporanea ed esprimono la profondità e la ricchezza della contemporaneità”.
Pio Baldi direttore della DARC e Commissario del Padiglione sottolinea che “ la prestigiosa scelta di un curatore di fama internazionale come Gianelli e la proficua collaborazione al progetto del Padiglione Italiano intrapresa con la Fondazione La Biennale di Venezia già dal 2006 sono il risultato significativo degli sforzi che le istituzioni hanno intrapreso per dare all’arte contemporanea italiana una visibilità e uno spazio importanti al pari con tutti gli altri Paesi presenti alla 52. Esposizione Internazionale” . Pio Baldi, inoltre, ringrazia UniCredit Group per il sostegno fornito alla DARC nella organizzazione del Padiglione Italiano.
Davide Croff presidente della Fondazione La Biennale di Venezia ha affermato a questo proposito “Il nuovo Padiglione Italiano, oltre a risolvere l’anomalia dell’assenza di uno specifico spazio all’Esposizione Internazionale d’Arte dedicato all’arte italiana, rappresenta una tappa fondamentale della progettualità della nuova Biennale che pensa al futuro, sia per i propri programmi, sia per la riqualificazione sul lungo periodo delle proprie sedi”.
Lo spazio nel nuovo Padiglione italiano (circa 1.000 metri quadrati racchiusi in un magazzino ottocentesco utilizzato per il carbone) ospita i due allestimenti, assai diversi per la poetica di ciascun artista e per l’utilizzo dei media, affiancati in un percorso di visita libero per il pubblico.
Sculture di linfa di Giuseppe Penone è una installazione ideata per questo spazio, composta da sculture di grandi dimensioni di legno e di marmo e da disegni. Così la descrive l’artista: “Spazi coperti dalle mani, spazi svuotati dalle mani. Lo spazio della scultura riempito di linfa. Il flusso della mano che scorre sulla corteccia degli alberi, che rivela la forma del legno e le vene del marmo”.
Francesco Vezzoli ha realizzato la nuova video installazione DEMOCRAZY: “Prendendo spunto dalle imminenti elezioni presidenziali americane del 2008 – spiega l’artista – il progetto si articola nella produzione di una vera e propria campagna elettorale, proponendo al pubblico della Biennale di Venezia uno scontro tra due ipotetici candidati a una delle cariche politiche più importanti a livello internazionale. Due spot elettorali, prodotti in collaborazione con due team di “media advisor”, professionisti della politica americana, capitanati da una parte da Mark McKinnon (primo consigliere della campagna elettorale di Gorge W. Bush nel 2004) e dall’altra da Bill Knapp (portavoce di Bill Clinton nella corsa alla Casa Bianca del 1996), contrapporranno due identità, due differenti visioni politiche ed umane, evidenziando le fatali strategie della comunicazione elettorale e sollevando interrogativi su come la fama, il potere dei media e la manipolazione della verità possano stravolgere il significato di ‘democrazia’ ”.
Il catalogo è edito da Electa, collana Opera DARC.