Nell’ambito della programmazione La Bella Estate di Milano, il 2 luglio 2007 sarà inaugurata la mostra personale di Marco Lodola dal titolo Lodolandia, che rimarrà aperta al pubblico dal 3 luglio al 16 settembre 2007.
Il Castello Sforzesco (Sala Viscontea) ospiterà una trentina di opere, sculture luminose, plastiche, dime su tela e disegni che racconteranno l’arte di Lodola, nata dalle esperienze del neo-futurismo e della pop-art americana affinatasi poi con le lunghe sperimentazioni sull’impiego di materiali di uso quotidiano, luci e nuove tecnologie.
Una ventina di sculture luminose realizzate in lamiera di metallo e lastre di policarbonato disegneranno, invece, un percorso tra le strade della città, da via Dante a corso Vittorio Emanuele, passando attraverso piazza dei Mercanti e piazza Duomo, per giungere infine in piazza San Babila.
Il mondo di Lodola, popolato da figure senza volto, ballerini, sportivi, musicisti e animali, scheletri a neon, un universo immateriale fatto di contorni e luci, cavi e materie plastiche, entrerà nel cuore di Milano per dialogare con la città, con le sue pubblicità luminose, con le insegne dei bar e l’arredo urbano.
Lodolandia, il cui allestimento è curato dall’architetto Carlo Golgi, è un pianeta mentale, virtuale, ma anche uno strumento attraverso cui attuare un programma di “cosmesi urbana”, come dichiara l’artista stesso, in modo che l’arte possa arrivare a tutti, entrare concretamente nel quotidiano.
Lodola si rivolge allo stesso pubblico del cinema, della televisione, della pubblicità e della musica, ricercando la contaminazione con le diverse discipline artistiche per trarne ogni volta nuovi impulsi e stimoli creativi e cercando di adeguare tempi e modi dell’arte a quelli della vita contemporanea.
In ambito musicale ha collaborato con i Timoria, con gli 883 di Max Pezzali, Jovanotti, Andy dei Bluvertigo e in quello letterario, tra gli altri, con Marco Lodoli, Tiziano Scarpa e Aldo Busi.
Marco Lodola ha, inoltre, partecipato a progetti per importanti industrie, per le quali ha curato l’immagine, disegnato manifesti e loghi.
La mostra sarà corredata da un catalogo edito da Electa, che illustra il percorso espositivo che l’artista ha pensato per Milano. Con un’introduzione di Vittorio Sgarbi, un testo critico di Luca Beatrice, il volume conta inoltre diversi contributi tra cui quelli di Jovanotti, Renzo Arbore, Max Pezzali, Renato Barilli, Aldo Busi, Gillo Dorfles, Marisa Vescovo ed altri ancora.