I Pensieri a Giulia sono stati pubblicati come opera postuma nel 1978-81 presso l’editore Giuffrè, che aveva in catalogo tutti i volumi editi e inediti dell’opera filosofica, a completamento delle Opere di filosofia giuridica. Capograssi infatti respira, per usare una nota metafora, con due polmoni: quello dello scienziato e quello dello scrittore.
I Pensieri a Giulia sono un grande diario, nel solco della tradizione diaristica tra Otto e Novecento. Gli autori amati e più spesso citati da Capograssi sono Agostino, Dante, Pascal, Leopardi, Amiel, Kierkegaard. La pagina di Capograssi regge il confronto con la pagina dello Zibaldone. Quanto al contenuto, nei Pensieri si svolge da foglietto in foglietto il messaggio quotidiano di un uomo che celebra l’ordo amoris. C’è dello “stilnovo” in quest’opera che si distingue tra tanta letteratura d’amore moderna e contemporanea per una ricchezza, attinta anche al sentimento religioso.
Giuseppe Capograssi (Sulmona, 1889 – Roma, 1956) studia a Roma, dove si laurea in Giurisprudenza. Si dedica alla professione forense, approfondendo nel contempo gli studi di filosofia morale e filosofia del diritto. A Roma conobbe Giulia Ravaglia, che sposerà nel 1924 e alla quale scrive circa duemila lettere, pubblicate postume a cura di Gabrio Lombardi. Inizia il cursus accademico in varie università tra cui Macerata, Napoli e poi Roma. Nel 1955 sarà designato giudice della Corte Costituzionale con nomina presidenziale.
Scheda libro
Autore: Giuseppe Capograssi
Titolo: Pensieri a Giulia
Editore: Bompiani
Collana: Il Pensiero Occidentale
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: € 39,00
Pagine: 2304