Chi consideri la musica corale appannaggio del mondo contadino o destinata unicamente ai repertori classici e gospel può ricredersi di fronte alla versatilità di questo anomalo coro del quartiere La Plaine di Marsiglia. Nell’intreccio delle voci e degli strumenti acustici che le sostengono entrano infatti in gioco elementi spiccatamente urbani, come le inflessioni rap e ragga che veicolano abitualmente la comunicazione tra le nuove generazioni di trovatori di città.
Un’esperienza ibrida, eppure al tempo stesso immediatamente riconducibile al “patois” e all’indole della grande città di mare francese; un incrocio inedito tra canto tradizionale locale e musica da ballare a qualsiasi latitudine. Nato nel 2001, Lo Còr de la Plana è guidato da sei cantanti, accompagnati da suonatori di percussioni mediterranee e da un incessante, irresistibile battere di piedi a mani.
La ricerca del gruppo parte dai repertori tradizionali occitani, sia laici che religiosi, per costruire una nuova sensibilità di vertigine acustica e indole underground. Tra le loro influenze, amano citare Bela Bartok e i rave fuori città, il reggae dei Massilia Sound System e le melodie raï in auge nei bar del mondo arabo.
Il nuovo album si intitola Tant Deman e ha ottenuto accoglienza lusinghiera su testate del calibro di Le Monde, Folk Roots, Vibrations e Mondomix.