Con Luciano Pavarotti scompare uno dei più grandi tenori del nostro tempo. Sempre amato e applaudito dal pubblico, le sue grandi doti di artista furono apprezzate in tutto il mondo. Il suo infinito amore per la musica ed il suo straordinario talento gli permisero di conquistare anche il pubblico dei giovani che seppe così avvicinare alla lirica.
Del Maestro modenese tanto è stato scritto e tanto ancora si scriverà, ma noi vogliamo ricordarlo facendo nostre le commosse parole di Stéphane Lissner, Sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano, tempio della musica che per ben 28 anni vide Pavarotti protagonista di successi memorabili:
“La Scala e il teatro d’Opera perdono con Luciano Pavarotti una delle voci più belle ed emozionanti di ogni tempo. Con lui un’epoca di splendore del canto lirico viene consegnata alla storia, al ricordo ancora emozionato di chi lo ascoltò in teatro e, per fortuna, alle registrazioni che sempre ne testimonieranno la grandezza. La Scala si ferma oggi per un minuto di doloroso silenzio. Tutti hanno ancora nel cuore la sua generosità di artista, che sembrava sempre cantare “per te”, e la parola italiana scolpita nel suo canto.”
Vogliamo, inoltre, plaudire all’iniziativa che sarà realizzata dalla Scala insieme al Teatro di Modena e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali: “Nei giorni in cui si tremava per la salute di Luciano Pavarotti – afferma Stéphane Lissner -, la Scala ha deciso di fare subito qualcosa affinché il suo nome e la sua lezione continuassero a vivere: insieme al Teatro di Modena, che ne sarà la sede, e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, abbiamo progettato un Concorso Internazionale di Canto, nel 2008, al quale la Scala contribuirà offrendo al vincitore l’occasione di esibirsi sul palcoscenico del Piermarini, in un allestimento della stagione successiva. Abbiamo pensato – conclude Lissner – che questo fosse il modo migliore per continuare ad avere un poco Luciano Pavarotti ancora fra noi”.
Addio Maestro, ci mancherai!
Il direttore e la redazione
di BIT CULTURALI