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Canova e la Venere Vincitrice alla Galleria Borghese

Canova, Paolina Bonaparte Borghese, Marmo, Roma, Galleria BorgheseCanova e la Venere Vincitrice è il titolo della mostra allestita alla Galleria Borghese di Roma e aperta al pubblico dal 18 ottobre 2007 al 3 febbraio 2008. Si tratta della seconda rassegna del programma espositivo Dieci grandi mostre, messo a punto dal Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano Claudio Strinati e dalla direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva.

Organizzata da Mondomostre e curata da Anna Coliva e Fernando Mazzocca, la mostra viene realizzata, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in occasione del 250° anniversario della nascita dello scultore e del bicentenario della Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice.

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L’esposizione se per un verso illustra le complesse relazioni tra Canova, il principe Camillo Borghese e la famiglia Bonaparte, per la quale l’artista elaborò la particolare tipologia del ritratto divinizzato in scultura, dall’altro ripercorre la carriera del celebre scultore italiano attraverso oltre cinquanta opere provenienti dai più grandi musei del mondo.

La figura della dea della bellezza, associata ad Adone, ad Amore, alle Grazie, ad Apollo, a Paride, a Elena, o Canova, Amore e Psiche stanti, Marmo,Parigi, Louvreelaborata in modo autonomo, consente un itinerario molto puntuale all’interno della poetica del Canova interprete del fascino dell’antico e dei valori della mitologia pagana. La stessa Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice si colloca come lo straordinario esito di un lungo percorso creativo.

Tra le opere in mostra figurano sedici dei suoi grandi marmi: le Tre Grazie dall’Ermitage di San Pietroburgo, la Naiade dal Metropolitan Museum di New York, la Ninfa dormiente dal Victoria & Albert Museum di Londra, la Venere dal Leeds City Art Gallery, la Venere Italica dalla Galleria Palatina di Firenze, Amore e Psiche stanti dal Louvre di Parigi, il Ritratto di Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein dal Castello Esterhazy di Eisenstadt in Austria e la Tersicore della Fondazione Magnani Rocca di Parma.
Inoltre, per la prima volta in Italia, è possibile ammirare la serie completa degli Amorini: Amorino Lubomirski (1786-88) dal Castello Lancut in Polonia, Amorino Campbell (1787-89) dall’Anglesey Abbey di Cambridge, Amorino Latouche (1789) dalla National Gallery of Ireland di Dublino e Amorino Yussupov (1793-97), l’unico alato, dall’Ermitage di San Pietroburgo.

La mostra della Galleria Borghese è la prima che Roma dedica a Canova ma sarà anche l’unica in cui accanto agli altri capolavori possa essere presente la Paolina, una delle sculture più celebrate di tutti i tempi, icona inamovibile della Galleria Borghese che Canova scolpì dopo la vendita da parte di Camillo Borghese a Napoleone della famosa collezione di antichità, oggi nucleo delle collezioni greco romane del Louvre.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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