Si svolge ad Urbino nell’Oratorio delle Grotte del Duomo, dal 4 ottobre al 3 novembre 2007, la mostra Patire la Passione con opere di Walter Angelici. La mostra, che presenta quattro oli di grandi dimensioni (Nascita, Crocifissione, Compianto, Risurrezione) e nove incisioni, non vuole essere una rinnovata o inedita via crucis.
Le quattro grandi tele non delimitano il percorso che va dall’incarnazione fino alla morte e risurrezione di Cristo, ma raccolgono il dolore individuale e quello universale per collocarlo nel mistero della sua passione.
Come scrive Silvia Cuppini nel catalogo edito da Electa, “…..Non si potrebbe capire la sintesi raggiunta nei grandi dipinti se non ci si soffermasse a considerare il molteplice delle incisioni. Come la predella nei grandi polittici gotici, ma ancora presente nelle pale rinascimentali, le incisioni raccontano dettagli di esistenze: la malattia, la violenza di un temporale, una casa vuota abbandonata, l’inutile rabbia del vento, la solitudine di una madre con il figlio, ricordandoci, tuttavia, che i frammenti di ogni esistenza non possono essere solo disperse macerie e rovine se la pietà prevale.” Ed infatti le incisioni “Madre e figlio”, “Casa Abbandonata”, “I ciechi”, “Il grido”, “Scimmia con prole”, “Animale ferito”, “Vittima”, altro non sono che grida di dolore che le quattro grandi tele raccolgono e ricompongono in una eternità universale.
Curata da Francesco Maria Acquabona, la mostra dispone di un catalogo edito da Electa, che riproduce tutte le opere, con interventi critici di Silvia Cuppini e Davide Tonti e le introduzioni di Mons. Francesco Marinelli e di Alessandro Cioppi, presidente della Fabbrica del Duomo di Urbino.
La mostra è promossa dall’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, dalla Fabbrica della Cattedrale di Urbino, da PiQuadro Srl ed è patrocinata dal Comune di Urbino e dalla Provincia di Pesaro e Urbino.