In occasione dei 25 anni di attività la Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris organizza alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – di Torino, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei, un’esposizione che rimarrà aperta al pubblico dal 27 novembre 2007 al 27 gennaio 2008.
In mostra cinquanta opere scelte tra le oltre 1.000 acquisite o ricevute in donazione in cinque lustri.
La Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, che opera in regime di piena autonomia finanziaria, è stata creata nel 1982 per volere testamentario del mecenate e collezionista Ettore De Fornaris, con lo scopo di incrementare in modo discreto, ma forte e continuativo, il patrimonio del Museo d’Arte Moderna della Città ponendo una forte attenzione alla componente storica delle opere già in collezione. Da allora la Fondazione opera nel campo dell’arte con numerose iniziative: dall’acquisizione di opere d’arte dell’Ottocento e del Novecento e contemporanee, all’organizzazione di mostre delle proprie collezioni, cicli di incontri, pubblicazioni e monografie scientifiche.
Entro questa cornice si presentano al pubblico alcune tra le opere più importanti acquisite dalla Fondazione De Fornaris, che spaziano dalla fine del Settecento al nostro tempo. Diverse opere, in particolare le acquisizioni più recenti, non sono mai state esposte prima e sarà questa l’occasione per farle conoscere al pubblico.
La mostra, a cura di Riccardo Passoni, intende quindi restituire in sintesi l’ampia articolazione degli interessi della Fondazione De Fornaris e del suo fondatore, che attraverso il suo patrimonio ha consentito la nascita di una risorsa fondamentale per il Museo e per Torino.
Per rendere omaggio a Ettore De Fornaris (Torino 1898-1978) le opere che verranno presentate saranno infatti scelte tra quelle eseguite entro il 1978, anno della sua morte.
In mostra si potranno ammirare opere quali L’angelo annunziatore di Hayez; L’amore nella vita, celeberrimo dipinto di Pellizza da Volpedo; alcune opere capitali di Felice Casorati, tra cui La donna e l’armatura; la notissima Natura morta con salame di Giorgio de Chirico del 1919; Grande ferro M5 di Alberto Burri.
Nelle ultime sale sono esposti lavori di arte contemporanea, fra i quali Che fare? di Mario Merz del 1968, Labbra rosse. Omaggio a Billie Holyday di Pino Pascali e Divisione dello specchio di Michelangelo Pistoletto.
In occasione dell’esposizione sarà pubblicato il volume Fondazione De Fornaris. Venticinque anni d’arte 1982-2007 che racconta la storia della Fondazione De Fornaris, dagli albori a oggi, dai primi passi alla costruzione di una collezione.