L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini, l’8 e il 9 dicembre 2007, organizza, per l’undicesimo anno consecutivo, un corso teorico-pratico intensivo di Zarb, il classico tamburo persiano, a cura del Maestro Bijan Chemirani, figlio del noto virtuoso Djamchid Chemirani.
Il corso, che si svolgerà a Venezia, sull’isola di San Giorgio Maggiore, è aperto a principianti e a musicisti professionisti.
Lo Zarb, un tamburo a calice monopelle in legno di noce, è il più antico strumento a percussione del Medio Oriente. Originario dell’Iran del Nord, nei secoli si è diffuso in Turchia, Europa Orientale, Africa.
Insieme al tabla indiano, è l’unico strumento da suonare con i polpastrelli anziché con il palmo della mano, dunque viene classificato come strumento “melodico”, più che “percussivo”. Suonato con dieci dita, lo Zarb è in grado di riprodurre lo stesso numero di note di un pianoforte e può essere percosso anche con le unghie e con anelli infilati sulle dita.
Bijan Chemirani è nato in una famiglia di musicisti ed ha cominciato quindi molto presto a studiare lo Zarb con il padre Djamchid ed il fratello Keyvan. Suona anche il daf, altra percussione iraniana di origine popolare e folklorica, oggi utilizzata negli ensemble di musica tradizionale.
Da qualche anno si esibisce in numerosi concerti in Europa e nell’area del Mediterraneo accompagnando sia le musiche tradizionali (la cantante del Marocco Amina Alaoui, il virtuoso del santoor Hassan Tabbar…) che la musica jazz (Percussion Orchestra, A. Mangelsdorff , Chico Freeman).
Bijan Chemirani tiene anche frequentemente stages pratici di Zarb in Francia, Spagna e Svizzera.