Il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli dedica una mostra a Thomas Struth, uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea. L’esposizione, che rimane aperta al pubblico dal 19 gennaio al 28 aprile 2008, è anche la prima personale di Struth in un’istituzione museale italiana.
La mostra, a cura di Mario Codognato, ripercorre le tappe principali della straordinaria carriera di Thomas Struth, che ha avuto inizio alla fine degli anni Settanta presentando vedute in bianco e nero che ritraggono il paesaggio urbano. Attraverso la meticolosa e sobria tecnica fotografica Struth racconta la storia delle città ed i valori dei suoi abitanti rintracciabili all’interno delle diverse forme architettoniche.
Negli anni Novanta estende la sua indagine ad altre tematiche, aggiungendo alla produzione dei paesaggi urbani quella dei paesaggi naturali, degli interni di musei, dei luoghi di culto e dei ritratti, lavorando per serie o per singoli soggetti. Ogni tematica viene accuratamente circoscritta, analizzata e caratterizzata. La serie più celebre é quella delle Museum Photographs, iniziata a partire dal 1989, nella quale Struth ritrae i visitatori intenti a contemplare le opere all’interno dei musei. Nelle fotografie, tutte di grande formato e a colori, l’artista ritrae la gente che guarda, ponendosi sia dal punto di vista dell’opera o come semplice osservatore esterno dell’atto. In entrambe le prospettive, avvicinando le persone ai dipinti, Struth mette in atto un dialogo intenso tra i due mezzi di rappresentazione, fotografia e pittura, dando vita anche ad uno studio psicologico sui modi di recepire l’arte da parte di persone di diverse età, sesso e provenienza sociale.
In occasione della grande mostra al Madre vengono presentati circa 50 lavori, fotografie di piccole, medie e grandi dimensioni, alcune appartenenti alla serie Museum Photografs, altri che ritraggono gruppi familiari e paesaggi urbani. Sono esposti anche “I Paradisi”, scatti fotografici che ritraggono luoghi dove l’uomo non ha mai o raramente messo piede.
Per la mostra verrà realizzato un catalogo in italiano ed uno inglese editi da Electa. Il catalogo sarà corredato da saggi del curatore della mostra Mario Codognato, curatore generale del Museo Madre, e del prof. Ulrich Baer ordinario di Storia e Letteratura tedesca della New York University.