Sebastiano Luciani, detto “del Piombo”, è considerato uno dei più autorevoli protagonisti dell’arte del Rinascimento. A lui il Polo Museale Romano dedica una importante mostra monografica che, allestita a Roma nelle sale di Palazzo Venezia, rimarrà aperta al pubblico dall’8 febbraio al 18 maggio 2008.
L’esposizione, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è la prima rassegna monografica dedicata al pittore veneziano, che fu contemporaneo di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Giorgione e Tiziano.
Oltre settanta le opere esposte, tra tavole imponenti, ritratti a grandezza naturale, piccoli dipinti su lavagna, disegni preparatori e opere di confronto a testimonianza di un percorso che si presenta al pubblico come un vero e proprio viaggio iniziatico: dal calore cromatico degli inizi, all’astrazione geometrica e ai toni cupi dell’ultima parte della sua carriera.
La mostra, curata da Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale romano e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è realizzata con un allestimento ideato da Luca Ronconi e Margherita Palli. Una retrospettiva organizzata da Mondomostre che nasce dalla collaborazione tra il Polo Museale Romano e la Gemäldegalerie di Berlino e rientra in un complesso progetto culturale dedicato all’artista veneto. Oltre alla mostra romana, è prevista infatti una seconda tappa presso il museo tedesco (dal 28 giugno al 28 settembre 2008) e contemporaneamente, per tutto il 2008, un intervento di conservazione su alcune sue opere, un grande convegno internazionale di tre giorni durante la Settimana dei Beni Culturali e il coinvolgimento diretto del Dipartimento Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma e dei suoi studenti.
La monografica su Sebastiano del Piombo nasce da un progetto internazionale che ha coinvolto i maggiori esperti mondiali del Rinascimento. Il Comitato Scientifico include Sylvia Ferino del Kunsthistorisches, Miguel Falomir del Prado, Paul Joannides dell’Università di Cambridge, Roberto Contini della Gemäldegalerie di Berlino, Mauro Lucco dell’Università di Bologna e Kristina Herrman Fiore della Galleria Borghese. Alla luce della rivalutazione avvenuta nel corso dei secoli, l’obiettivo è rendere merito ad uno dei più grandi artisti del ‘500 europeo, ancora poco noto al grande pubblico.
La rassegna, grazie alla partecipazione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, acquista anche un importante valore pedagogico sperimentale. Gli studenti del Dipartimento di Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere introdurranno l’arte di Sebastiano del Piombo nelle scuole elementari, nelle medie inferiori e superiori del Lazio, per preparare i più giovani alla visita dell’esposizione di Palazzo Venezia, raccontando in classe il pittore e il suo tempo. Gli stessi specializzandi gestiranno tutta la didattica direttamente in mostra interagendo in maniera costruttiva e innovativa con gli alunni.