Protagonista di questo toccante libro è un giocatore di calcio, inglese, che narra in prima persona la storia di Kevin McKee, un celebre collega. Nel corso di una rimemorazione travolgente, fatta di ricordi che fluiscono “a ruota libera”, l’io narrante ci presenta l’antico amico: vero genio del pallone fin da ragazzo, adorato da tutti, compreso il mister, McKee veniva chiamato “undici dita” perché sembrava quasi che ne avesse uno in più quando dribblava l’avversario.
Ma la vita, come fa di solito con i grandi uomini, una volta passati i furori della giovinezza riserverà al talento del pallone un destino lontano dai campi di calcio. Un destino che non mette in panchina. E così, anni dopo, il protagonista riceverà la visita di un McKee trasformato, che si è fatto sacerdote e se ne è andato a fare il missionario, ad aiutare i bambini del mondo. La sua ansia di vita andava evidentemente al di là di un semplice gioco, per quanto amato fosse.
Maurizio Zottarelli è nato nel 1968 a Milano. Laureato in lettere, ha iniziato giovanissimo la professione di giornalista, collaborando con quotidiani, settimanali ed emittenti televisive. Autore di racconti e testi teatrali, nel 2000 ha messo in scena Shakespeare al kilo – Commedia in quattro etti, ottenendo un ottimo successo di critica e di pubblico. Nel 2001 è stato finalista con l’opera Marlboro Lights del NIAF Prize di New York, concorso per opere teatrali inedite in lingua italiana.
L’undicesimo dito è nato come un monologo teatrale e, dopo un allestimento sperimentale milanese, è stato rappresentato al Meeting di Rimini del 2006.
Scheda libro
Autore: Maurizio Zottarelli
Titolo: L’undicesimo dito
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili
Anno pubblicazione: 2008
Prezzo: € 8,00
Pagine: 96