Francisco García Pavón è considerato il pioniere della narrativa poliziesca spagnola di qualità – iniziò a scrivere gialli negli anni Sessanta – e Plinio, il suo protagonista, è il primo detective pienamente spagnolo, lontano dagli abusati modelli anglosassoni.
Manuel Gonzáles, alias Plinio è il capo della Guardia Municipale di Tomelloso, paese della Mancia. Con il suo amico don Lotario, veterinario rimasto senza lavoro da quando i trattori hanno soppiantato le bestie da soma, affronta a bordo di una Seicento piccoli casi polizieschi offerti da un ambiente rurale che si avvia verso la modernità.
Fra bicchieri di vino, tazzine di caffè e sigarette fatte a mano, i due attendono che capiti qualcosa, intrecciando conversazioni nei circoli dove da sempre gli uomini giocano al domino e alle carte.
Questa volta è l’insolita usurpazione di una tomba a trascinarli in una serie di incontri e di quadretti di provincia che gettano luce, come non volendolo, su una Spagna invischiata nella palude del franchismo. Il cadavere imbalsamato di uno sconosciuto è stato sepolto nel locale cimitero in una tomba appartenente a una ricca famiglia; tutti gli abitanti del paese sono chiamati a riconoscerlo, ma senza grandi risultati. L’uomo viene soprannominato Witiza, (il crudele re visigoto che regnò in Spagna dal 700 al 709), un personaggio da libro di scuola, mentre strani personaggi gli attribuiscono le più diverse identità, ma Plinio, scettico e taciturno, prosegue cocciuto le sue indagini. Una dama altolocata e religiosissima arriva da Madrid sostenendo che il morto è suo marito. Qualcuno ritiene si tratti di un nobile possidente scomparso all’estero negli anni Trenta. La visita alla sua villa rivela nuovi particolari macabri.
L’umorismo funerario e surreale di questo romanzo di costume è tutto spagnolo. E dietro il pittoresco, il susseguirsi di macchiette locali, la descrizione minuziosa di un mondo in via di estinzione, del tutto diverso dagli ambienti urbani cui ci ha abituato il poliziesco attuale, s’intravede il tedio soffocante di una dittatura che allora pareva eterna.
Francisco García Pavón (1919-1989) insegnò alla scuola di arte drammatica di Madrid. Con la sua prima opera, Cerca de Oviedo, fu finalista al Premio Nadal nel 1946. Nel 1969 vinse il Premio Nacional de la Critica con Il ratto delle Sabine. I suoi romanzi più celebri sono quelli con protagonista Plinio e sono stati scritti alla fine degli anni Sessanta.
Scheda libro
Autore: Francisco García Pavón
Titolo: Il regno di Witiza
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Prezzo: € 12,00
Pagine: 288
In libreria: luglio 2008