È dedicata all’artista viennese Eduard Angeli la mostra allestita al Museo Correr di Venezia, che rimarrà aperta al pubblico dal 25 settembre all’ 8 dicembre 2008.
Organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la Galerie Jan Krugier & Cie (Ginevra), l’esposizione è curata da Giandomenico Romanelli e comprende quarantacinque opere su tela e su carta realizzate negli ultimi otto anni e incentrate esclusivamente su temi veneziani.
Quella di Eduard Angeli è una Venezia intesa come luogo dello spirito, come spazio senza tempo, come allegoria di una condizione esistenziale.
L’artista vi giunge dopo un lungo percorso che lo vede, nel tempo, impegnato in narrazioni enigmatiche, affidate sempre a una tecnica pittorica dominata con maestria, applicata a opere spesso di grandi dimensioni.
Dal 2001 frequenta Venezia per lunghi periodi, fino a stabilirsi in una casa-atelier al Lido, affacciata sulla laguna, di fronte alla città storica. Da allora Venezia diventa un tema dominante.
Dipinti su iuta grezza o su carta, con carbone, gesso sanguigna e un uso attento e frugale del colore, le opere veneziane di Angeli sono visioni, dissolvenze, presagi: orizzonti in cui cielo e mare si fondono o notti tagliate da un filo di luce o, ancora, prospettive fuggevoli, prive di dettagli, dall’apparenza di quinte o di scene teatrali deserte e inaccessibili, o delicati piani monocromi.
Una narrazione sospesa, potentemente simbolica, con la veridicità di un sogno. E, come un sogno, capace di restituire, per evocazione, il senso profondo di una solitudine esistenziale che l’arte, al tempo stesso, esprime e supera.
Accompagna la mostra un catalogo, in italiano e in inglese, con testi di Rainer Metzger e Giandomenico Romanelli.