Il Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini dal 5 ottobre 2008 all’ 11 gennaio 2009 sarà esposto a Venezia al Museo della Fondazione Querini Stampalia. L’iniziativa rientra nel progetto Ospiti illustri, che prevede la presenza alla Querini Stampalia di importanti opere d’arte provenienti dai maggiori musei del mondo.
Per uno scambio tra istituzioni e come legame simbolico tra due città, la celebre scultura, conservata dal 1731 nei Musei Capitolini di Roma, sarà eccezionalmente esposta a Venezia nel periodo in cui la tavola de La presentazione di Gesù al tempio di Giovanni Bellini, capolavoro appartenente alla Fondazione, potrà essere visibile nella mostra monografica che le Scuderie del Quirinale di Roma dedicano al pittore veneziano.
L’opera, tuttora priva di fonti documentarie, era stata datata ai primi anni di pontificato di Papa Innocenzo X Pamphilj, tra il 1644 e il 1648. Oggi, in base a nuove ipotesi di lettura, la datazione del Busto di Medusa potrebbe essere lievemente anticipata alla fine degli anni trenta del Seicento.
La scultura è stato oggetto nel 2006 di delicate indagini diagnostiche e di interventi conservativi.
La mostra veneziana sarà anche occasione per presentare importanti novità nel campo dell’illuminazione museale. Il Busto di Medusa verrà infatti illuminato da un innovativo sistema, ideato da OSRAM e utilizzato per la prima volta nella mostra Giovanni Bellini alle Scuderie del Quirinale di Roma.
Grazie al sistema OSRAM MU.SE e alla ricerca ART LIGHT LAB, forme e materiali, volumi e proporzioni vengono rivelati all’osservatore grazie all’illuminazione interpretativa. La luce, anche in questo caso, non si limita a rispondere agli aspetti esclusivamente funzionali, ma serve ad interpretare in modo quasi teatrale l’opera d’arte. La luce generata da MU.SE diventa dinamica e, nel suo movimento di assolvenza-dissolvenza, crea un gioco di ombre mutanti che assecondano la narrazione creando emozioni e stati d’animo diversi.