Il capolavoro di Raffaello “La Madonna del cardellino“, di cui si è appena concluso il restauro, è oggetto di una importante rassegna espositiva dal titolo L’amore, l’arte e la grazia – Raffaello. La Madonna del cardellino restaurata, curata da Marco Ciatti e Antonio Natali con la collaborazione di Patrizia Riitano e aperta al pubblico a Palazzo Medici-Riccardi di Firenze dal 23 novembre 2008 all’1 marzo 2009.
L’esposizione, oltre a mostrare il risultato di un lungo e complesso intervento di conservazione e restauro sull’opera, condotto dall’Opificio delle Pietre Dure in collaborazione con la Galleria degli Uffizi, la Provincia di Firenze e la Soprintendenza al Polo Museale fiorentino, è l’occasione per poter ammirare altre quattro opere coeve.
Accanto al capolavoro dell’urbinate sono, infatti, presentate quattro eloquenti e significative opere: la Gravida, ascritta a Raffaello fra il 1504 ed il 1508; la Monaca, di scuola fiorentina, significativa testimonianza dell’ascendente esercitato dal giovane Raffaello sui suoi colleghi; la Madonna, il Bambino e San Giovannino, di Girolamo della Robbia (1510- 15151), preziosa terracotta invetriata la cui composizione ripropone fedelmente la Bella Giardiniera di Raffaello al Louvre; la “coperta” di ritratto, una sottile tavola, un tempo attribuita da alcuni studiosi a Raffaello per la Monaca.
“Le poche ma emblematiche opere – precisa Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi – sono state scelte non solo per dare nozione del contesto storico in cui nacque la Madonna del Cardellino ma anche per non rischiare di offrirla alla stregua di un oggetto di devozione”.