L’ultima fatica di Ridley Scott ha destato perplessità e dissensi, ed è stata liquidata da più di un recensore come una mera operazione di routine.
Bisogna pur riconoscere che la pellicola appare appesantita dalla retorica del “politicamente corretto”. E però va subito detto che, come già ci era parso di avvertire in American Gangster, il suo film immediatamente precedente, anche qui Ridley Scott mostra di aver saputo ritrovare, dopo una serie di prove decisamente incolori, la naturale inclinazione, il tono autorevole e la sicurezza del regista di genere, capace di conferire un denso risalto visivo agli ambienti (che le luci di Alexander Witt restituiscono come uno spazio caotico e sfuggente) e soprattutto di valorizzare al meglio i meccanismi retorici del racconto.
Nessuna verità può vantare allora un ordito narrativo chiaro, non macchinoso (merito non da poco per una spy story), sostenuto da un ritmo fluido e implacabile, in particolare nelle scene d’azione. Il lavoro sugli attori è encomiabile: l’apporto degli interpreti di prim’ordine. La tensione inquieta che attraversa il film richiama tutta una tradizione di genere, cinematografica, ma anche letteraria (viene da pensare al Maugham di Ashenden l’inglese, a Greene, a Le Carré), in grado di conferire ai personaggi uno spessore e un fascino romanzesco, ignaro di ogni preoccupazione di verosimiglianza (inutile lamentare che le figure di Ferris e Hoffman, nella contrapposizione caratteriale e “fisica” che anima il loro confronto/scontro, risultino poco credibili come autentici agenti della CIA).
Non è dunque possibile avvicinarsi e apprezzare un film come questo, se non andando oltre un primo livello di lettura ideologica, a riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che la buona riuscita di una pellicola non è dovuta, semplicemente, all’aria culturale che essa respira.
Si pensi, per contro, a un altro film di Ridley Scott: Black Hawk Down: un’opera assai più coraggiosa di Nessuna verità, capace di riflettere in modo non ipocrita sul tema del terrorismo, e di interrogarsi sulle colpevoli titubanze e ambiguità dell’Occidente nell’affrontare la minaccia in atto; una pellicola che tuttavia, non sostenuta, sul piano stilistico, da forme di rappresentazione autorevoli e convincenti, denunciava un carattere alquanto disomogeneo.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Nessuna verità
Regia: Ridley Scott
Cast: Leonardo Di Caprio, Russell Crowe, Mark Strong, Vince Colosimo, Michael Gaston, Ali Suliman, Lubna Azabal, Golshifte Farahani, Oscar Isaac, Simon McBurney.
Durata: 128 min.
Genere: Thriller
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Data di uscita: 21 novembre 2008