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Omaggio a Piermarini

Dal 12 dicembre 2008 al 2 febbraio 2009 al Museo Teatrale alla Scala di Milano si tiene una piccola mostra dedicata al rapporto tra Giuseppe Piermarini e il Teatro milanese, la sua architettura più famosa, inaugurata nel 1778.
L’iniziativa è una preziosa anticipazione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Piermarini, iniziate nel 2008, ma destinate a svilupparsi in maniera più compiuta nel 2009 a Milano, a Monza e a Foligno.
In particolare, il prossimo autunno, Milano dedicherà all’architetto una grande antologica a Palazzo Reale nella quale si focalizzerà l’attenzione sul ruolo del Piermarini nella trasformazione di Milano in una città moderna, provvista di servizi, sensibile ai comportamenti e alla cultura anche internazionali, ma soprattutto a quel nuovo gusto che si nutriva d’antico, considerato fonte d’ineguagliabile semplicità e in grado di confrontarsi con i problemi della modernità.
Come afferma Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, si tratta di “Una doverosa attenzione a una figura come quella del Piermarini, non solo dedicata all’architetto, ma ad un uomo che sapeva ascoltare Milano”.

L’esposizione, Omaggio a Piermarini, è promossa dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Morte di Giuseppe Piermarini (1734-1808), in collaborazione con il Museo Teatrale alla Scala che, in collaborazione con la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli, ha messo a disposizione i 7 documentimanoscritti, disegni, incisioni, bozzetti – che compongono la rassegna.
Degni di nota, il ritratto di Piermarini, dipinto da Martin Knoller nella seconda metà del ‘700, l’eccellente volume del 1789 con alcune incisioni di Giacomo Mercoli tratte dai disegni originali di Piermarini sulla Scala, il Bozzetto per il primo sipario del Teatro alla Scala su soggetto di Giuseppe Parini, disegnato da Donnino Riccardi nel 1778, il Bozzetto per il timpano del teatro con il carro di Apollo, una terracotta di Giuseppe Franchi del 1778.

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Giuseppe Piermarini nasce a Foligno il 18 luglio 1734. Dal 1765 è giovane di studio di Luigi Vanvitelli, l’architetto della Reggia di Caserta. Nel 1769 Vanvitelli si reca a Milano con il figlio Carlo e con “l’amato discepolo” Piermarini per ristrutturare il palazzo di corte (oggi Palazzo Reale) quale residenza del futuro governatore, l’arciduca Ferdinando d’Asburgo, e della sua famiglia. Venuta meno l’approvazione al progetto vanvitelliano, l’incarico è affidato al giovane folignate, nominato Imperial Regio Architetto il 13 novembre 1769. Da questa data Piermarini affronta un trentennio di intensa attività nella Lombardia Austriaca e in modo particolare a Milano: incarichi per la corte e per i privati, interventi relativi alle riforme dello Stato volute dall’imperatrice Maria Teresa e dal figlio Giuseppe II, controllo dell’attività edilizia, insegnamento nella nuova Accademia di Brera. Nel 1798 Piermarini rientra a Foligno dove muore nel 1808.

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