Nella notte del 4 ottobre 1957 Radio Mosca annunziava il lancio in orbita del primo satellite artificiale: lo Sputnik, letteralmente “compagno di viaggio”. Si dava così inizio all’era spaziale, spalancando all’uomo le porte del cosmo. Dal 1957 sono stati fatti progressi incredibili, previsti solo dai romanzi di fantascienza.
L’astronauta Umberto Guidoni, che ha partecipato a ben due spedizioni con lo Space Shuttle ed è stato il primo europeo a salire a bordo della Stazione spaziale internazionale, racconta l’avventura dell’uomo nello spazio, dalla fase pionieristica a quella odierna, attraverso i numerosi successi ma, anche, le tragedie che hanno segnato il progresso dell’astronautica.
Ha scritto Tsiolkowsky – il padre dell’astronautica, il primo che ha pensato a utilizzare razzi per avventurarsi nello spazio – “la Terra è la culla dell’umanità, ma non si può vivere tutta la vita in una culla”.
Oggi, effettivamente, si è molto vicini alla possibilità di abbandonare la Terra. Ma la tecnologia spaziale se può condurci a vivere su altri mondi potrebbe aiutarci anche in altri settori, ad esempio nella ricerca di nuove forme di generazione dell’energia.
Nato a Roma nel 1954 Umberto Guidoni, laureato in fisica, nel 1990 è stato selezionato dall’Agenzia spaziale italiana e dalla NASA e ha partecipato a ben due spedizioni con lo Space Shuttle. Ha pubblicato numerosi libri tra cui: Il giro del mondo in ottanta minuti e Idee per diventare Astronauta.
Scheda libro
Autore: Umberto Guidoni
Titolo: Dallo Sputnik allo Shuttle
Editore: Sellerio
Collana: Alle 8 della sera
Prezzo: € 12,00
Pagine: 196
Anno: 2009