A Roma, dal 17 marzo al 7 giugno 2009 (prorogata fino al 13 settembre 2009), al Museo Fondazione Roma (già Museo del Corso) è allestita la mostra Hiroshige. Il maestro della natura.
L’esposizione presenta duecento opere di Utagawa Hiroshige (1797-1858), uno dei più grandi artisti giapponesi di ogni tempo, che ebbe una notevole influenza sulla pittura europea e soprattutto sull’impressionismo e post-impressionismo.
La mostra, promossa dalla Fondazione Roma e prodotta in collaborazione con Arthemisia, è a cura di Gian Carlo Calza, con il coordinamento scientifico di The International Hokusai Research Centre.
L’evento rappresenta un’importante occasione per conoscere un artista che, per la straordinaria capacità di contemplare ed esprimere la natura nel suo lato più armonico, anche nel bel mezzo di tempeste di neve o gorghi di mare, ancora oggi veicola il messaggio di una intensa capacità di ascolto religioso che accomuna i sentimenti dell’uomo al respiro del cosmo, avvicinando l’infinitamente piccolo allo sconfinatamente grande.
“Dopo l’esposizione ‘Capolavori dalla Città Proibita. Qianlong e la sua corte’ del 2008 – dichiara il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele – la Fondazione Roma rivolge ancora una volta il suo sguardo e la sua attenzione al mondo orientale con una mostra dedicata ad un pittore considerato uno dei massimi esponenti dell’arte ukiyoe (immagini del mondo fluttuante) che tra gli inizi del Seicento e la fine dell’Ottocento espresse i gusti e lo stile della società giapponese proto-moderna delle grandi città, delle classi mercantili e imprenditoriali e della borghesia in genere. Una società della quale Hiroshige è indiscusso maestro del paesaggio, e, secondo alcuni, addirittura superiore a Hokusai per il suo particolare approccio religioso alla natura rispecchiante un sottile afflato shintoista”.
Divisa in cinque sezioni, la mostra presenta opere provenienti dall’Honolulu Academy of Arts che possiede forse la più grande raccolta di stampe di Hiroshige in Occidente con oltre 3.000 fogli derivanti per la massima parte dal lascito di James Michener, il celebre romanziere di Sayonara e Hawaii, oltre a foto della fondazione JCII di Tokyo il più importante museo giapponese di strumenti fotografici e uno dei più grandi di fotografia.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira.