La mostra dedicata ad Andrea Palladio, dopo i successi di Vicenza e Londra, approda in Spagna con un doppio appuntamento: Barcellona (22 maggio – 6 settembre 2009) e Madrid (6 ottobre 2009 – 17 gennaio 2010).
A Barcellona l’esposizione è ospitata negli spazi del CaixaForum, un capolavoro di archeologia industriale (una ex filanda), trasformato dalla “archistar” giapponese Arata Isozaki nello spazio espositivo per le grandi mostre internazionali che giungono in città.
In mostra i preziosi disegni autografi di Palladio, conservati in larga parte al Royal Institute of British Architects di Londra e alla Pinacoteca Civica di Vicenza, insieme a dipinti, sculture, medaglie, libri, stampe.
L’influenza di Palladio in Spagna è ribadita da una grande tela di El Greco – L’Immacolata Concezione con San Giovanni Evangelista (Toledo, Museo de Santa Cruz) – il cui sfondo è dominato da uno dei templi romani di Pola come rappresentato da Palladio nei Quattro Libri.
Presenti in mostra anche uno splendido Susanna e I Vecchioni di Paolo Veronese (Madrid, Museo Nacional del Prado), diverso dall’esemplare esposto a Vicenza e a Londra e con sullo sfondo un’architettura palladiana, e un Ritratto di Daniele Barbaro (anch’esso del Prado) dipinto da Tiziano negli anni ’40 del Cinquecento, all’epoca dell’incontro fra Barbaro e Palladio nei circoli padovani intorno ad Alvise Cornaro.
La mostra si conclude con una sezione dedicata all’influenza di Palladio sugli architetti contemporanei, con filmati, interviste, disegni e fotografie degli stessi protagonisti: da Arata Isozaki a David Chipperfield, da Richard MacCormac a Toh Shimazaki, ai due italiani Aldo Cibic e Alessandro Scandurra.
Alla mostra, che è accompagnata da un ricco calendario di attività didattiche, si affianca uno spazio dedicato a bambini e ragazzi con riproduzioni in grande formato del “Gioco della villa“, il gioco di costruzioni proposto per la prima volta a Vicenza dal CISA Andrea Palladio nel 2005, e, alle pareti, studi proporzionali delle architetture palladiane disegnati in vivaci colori da Mauro Zocchetta.