Già brillante teorico dei “Cahiers du cinéma” e di “Trafic”, nonché sceneggiatore di solida fama (per Téchiné, Rivette, Ruiz, Jacquot…), nonché regista di pellicole di squisita marca autoriale (Rien sur Robert, Piccoli tradimenti…), Pascal Bonitzer ha deciso per la prima volta di misurarsi con la gabbia di un genere, il giallo a enigma, caratterizzato da una rigida codificazione formale.
Prendendo le mosse da un perfetto prototipo della specie, il romanzo The Hollow di Agata Christie (pubblicato in Italia con il titolo di Poirot e la salma), Bonitzer si è divertito a eliminare la figura di Hercule Poirot, ma ha conservato, nelle sue dinamiche, il congegno narrativo del libro, che è costruito, classicamente, su un’inchiesta criminale tesa a far luce su un intrigo vieppiù imbrogliato e complesso.
A condurre le indagini su un delitto entro un campo ristretto di possibili colpevoli c’è un disorientato commissario di provincia, incapace di districarsi tra indizi ambigui, alibi che vacillano e moltiplicazioni dei sospetti. Un apporto decisivo alla risoluzione dell’enigma dovrà allora essere fornito dagli stessi protagonisti coinvolti nell’affaire.
Benché incentrata intorno al motivo tradizionale del whodunit (“chi ha commesso il crimine?”), la pellicola indugia altresì sul groviglio di passioni, rivalità, gelosie, rancori, invidie che muovono i personaggi della vicenda. Personaggi a cui uno splendido gruppo di interpreti sa dare un adeguato risalto.
Il film – a metà strada tra il calibrato, studiatissimo esercizio di stile e il colto divertissement cinefilo – inanella con vivacità di ritmo e di dialoghi una serie di annotazioni ironiche, spingendosi talora ai margini del grottesco (vedi la spassosa figura della moglie del senatore, interpretata da Miou-Miou). La regia di Bonitzer mostra il segno della lezione di Pascal Thomas, facendo propri la leggerezza, la malizia sottile, il distacco arguto e sornione con cui Thomas ha saputo rivisitare in tempi recenti alcuni gialli di Agata Christie, trasferendone l’ambientazione nella Francia dei nostri giorni (Due per un delitto e, inedito in Italia, L’heure zéro). Qua e là si può cogliere altresì un’eco dell’ultimo Chabrol – del lucido disincanto con cui l’ultimo Chabrol investe le irrequietudini dell’alta borghesia francese. Ma qui c’è un più marcato ricorso allo stile, che può essere scambiato per algido formalismo.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Alibi e sospetti
Regia: Pascal Bonitzer
Cast: Pierre Arditi, Anne Consigny, Miou-Miou , Mathieu Demy, Valeria Bruni Tedeschi, Caterina Murino, Lambert Wilson
Durata: 93 min
Genere: Thriller
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita: 5 giugno 2009