Le vie e le piazze di Orta San Giulio (NO) dal 18 luglio al 9 novembre 2009 ospitano dieci sculture monumentali di Mimmo Paladino, uno degli artisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale, protagonista nei primi anni Ottanta del movimento della Transavanguardia.
L’iniziativa è il terzo appuntamento del progetto Ortissima percorsidorta, nato da un’idea dell’Associazione Culturale Operaprima con lo scopo di presentare ogni anno appuntamenti d’arte di alta qualità.
L’arte di Mimmo Paladino affonda le sue radici negli anni Settanta, quando l’artista muoveva i primi passi nell’ambito di una figurazione ricca di elementi simbolici. Da tale atteggiamento discende l’attitudine, riscontrabile in tutta la successiva produzione, a lavorare sul linguaggio artistico e sulle sue articolazioni concettuali ed espressive. Paladino intraprende percorsi sorprendenti, sperimentando le diverse tecniche tradizionali: dal disegno alla pittura, alla scultura, al mosaico, all’incisione, all’immagine filmica che gli permettono di rappresentare il proprio “mondo interiore”, primordiale e magico.
L’approccio di Paladino al mondo della scultura è databile intorno al 1985 quando si cimenta con grandi sculture in bronzo e con installazioni, sperimentando così la contaminazione tra diverse forme espressive. Da queste opere di forte impatto, decide poi di asciugare la sua arte per spingersi verso un rigore sempre più evidente ed una semplificazione delle strutture.
Accanto alla pittura, la scultura è parte fondamentale del lavoro di Paladino, come dimostrano le opere inserite nel percorso espositivo a Orta, realizzate in bronzo, ferro e terracotta.
L’evento è accompagnato da un catalogo edito da Allemandi, con testi di Flavio Arensi e Goffredo Fofi e arricchito dalle fotografie eseguite da Gianni Berengo Gardin a Paladino e alle opere ambientate a Orta.
Questa terza edizione di Ortissima percorsidorta, curata da Flavio Arensi, è realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Piemonte e con il contributo della Fondazione CRT e della Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio.