Dalle Stanze dei miei Disegni è il titolo della mostra di Omar Galliani che si terrà a Lucca, al Museo Nazionale di Villa Guinigi e a Villa Bottini, dal 13 agosto al 6 settembre 2009.
L’esposizione, curata da Alessandro Romanini, ripercorre trent’anni di carriera dell’artista emiliano.
Villa Bottini ospiterà 5 grandi opere in forma installativa, mentre il Museo di Villa Guinigi aprirà le proprie sale a una serie di 30 grandi disegni (da fine anni Settanta a oggi) e ai famosi “taccuini di viaggio”, esposti per la prima volta in modo complessivo. Si tratta di veri e propri cahiers de voyage, che registrano in forma grafica, suggestioni, ricordi e impressioni che Galliani ha annotato nel corso degli anni e nelle sue numerose peregrinazioni tra oriente e occidente, dal Messico all’Africa, alla Cina.
“Lucca – ha affermato Omar Galliani -, così ricca di tradizione artistica e di tesori architettonici e allo stesso tempo aperta alle più innovative suggestioni culturali contemporanee internazionali, protetta e silenziosa ma anche meta di un turismo culturale raffinato e cosmopolita, mi è sembrata il luogo ideale per fare il punto sulla mia lunga e complessa ricerca estetica”.
Per Galliani, il disegno è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma allo stesso tempo aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini artistiche contemporanee.
Proprio queste caratteristiche hanno garantito alla sua opera un riconoscimento raro per un artista vivente, come quello tributatogli dal Museo degli Uffizi con l’acquisto nel 2007 del trittico “Notturno” e di due disegni collocati nel Gabinetto Disegni e Stampe del museo fiorentino.
L’esposizione è realizzata col patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lucca, della Soprintendenza ai BB.CC.AA., dell’Opera delle Mura, dell’Associazione Giovani Imprenditori, dell’A.s.c.o.m., della Camera di Commercio di Lucca.
Articoli correlati:
Santa Apollonia, Omar Galliani e qualche dente di Andy Warhol