È forse il miglior film di Marco Risi.
Intendiamoci: anche qui, lo spettatore è costretto a passar sopra a certe manchevolezze e civetterie, retaggio, verrebbe proprio da credere, del cinema d’impegno sociale all’italiana: vedi gli improvvidi indugi sulle vicissitudini sentimentali e amicali del protagonista. Per nulla dire di quegli ammiccamenti simbolici e metaforici (il montaggio incrociato tra la riunione dei boss della camorra e quella del consiglio comunale di Torre Annunziata; quel bar improvvisamente e misteriosamente deserto dopo che Giancarlo ha ricevuto uno schiaffo da qualcuno…), che restano a metà strada tra le crudezze della ditta Petraglia e Rulli e la maniera dello Sciascia meno ispirato.
Con tutto ciò, va detto che laddove Risi sceglie di focalizzare il suo sguardo sul mondo della criminalità organizzata, utilizzando un taglio lucidamente antropologico, egli riesce a conferire alle sue immagini una torva densità visiva, capace di restituire con forza la violenza del reale. Gli spazi scenografici della banlieue partenopea sono di piena naturalezza. La fotografia grumosa di Marco Onorato non può non richiamare alla memoria il lavoro sulle luci dello stesso Onorato per Gomorra. Le facce dei camorristi, il loro modo di muoversi, di atteggiarsi, di parlare, sono più veri del vero. E la vicenda in se stessa – che Libero De Rienzo attraversa con il suo sorriso innocente e incosciente, venato di fragilità disarmante e ingenua spavalderia – è sostenuta da un ritmo narrativo lineare e convincente.
Insomma: un film capace di esplorare le zone grigie di una realtà sociale malata e mostruosa, consentendoci nel contempo di respirare un frammento di vita autentica. Con i tempi che corrono, per il cinema italiano, non è poco.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Fortapàsc
Regia: Marco Risi
Cast: Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Gianfranco Gallo, Antonio Buonomo, Ennio Fantaschini, Duccio Camerini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci.
Durata: 108 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita in Italia: 27 marzo 2009
Sinossi
Nel 1985 Giancarlo Siani viene ucciso. Aveva 26 anni. Faceva il giornalista, o meglio era praticante, abusivo, come amava definirsi. Lavorava per “Il Mattino”, prima da Torre Annunziata e poi da Napoli. Era un ragazzo allegro che amava la vita e il suo lavoro e cercava di farlo bene. Aveva il “difetto” di informarsi, di verificare le notizie, di indagare sui fatti.
Il film ripercorre gli ultimi quattro mesi della sua vita. Tutto, in quel periodo, ruotava intorno agli interessi per la ricostruzione del dopo terremoto e Giancarlo vedeva. E capiva.