Il Castello Visconteo di Vigevano ospita due interessanti mostre dedicate al grande genio del Rinascimento Leonardo Da Vinci: “Il laboratorio di Leonardo. I codici, le macchine e i disegni” e “Splendori di corte. Gli Sforza, il Rinascimento, la città”.
Due esposizioni con le quali, a distanza di 500 anni, si rinsalda il rapporto che lega Leonardo e la città ducale.
Il laboratorio di Leonardo. I codici, le macchine e i disegni
– Dal 13 settembre 2009 al 5 aprile 2010 (prorogata fino al 13 giugno 2010) –
L’esposizione, prodotta da Leonardo 3, propone un’esperienza “totale” su Leonardo da Vinci. Grazie a tecnologie innovative il pubblico può conoscere i Codici più importanti del grande genio e inedite ricostruzioni fisiche e digitali di strumenti straordinari come la Macchina Volante, il Leone Meccanico, oltre a entrare in contatto con i disegni e i dipinti, elaborati con la tecnologia HyperView.
I visitatori possono sfogliare virtualmente il Codice Atlantico, il Codice del Volo e il Manoscritto B di Leonardo da Vinci.
L’intervento effettuato sul Manoscritto B risulta di grande importanza storica, in quanto tutte le pagine sono state restaurate digitalmente e si presentano come appena scritte da Leonardo. In questo Codice sono contenuti i disegni della cosiddetta Città ideale, da molti identificata con la stessa Vigevano.
Nel Codice del Volo è analizzato il volo degli uccelli, ma vi è soprattutto il progetto di una macchina volante (e le istruzioni per pilotarla!) scoperta e ricostruita dopo 500 anni dagli studiosi di Leonardo 3.
Le macchine “prendono vita” dal foglio in 3D, cosicché i progetti più complessi di Leonardo risultano comprensibili al grande pubblico. Infatti, oltre a ingrandire i particolari, i principali disegni sono illustrati da animazioni tridimensionali e da modelli fisici, che li rendono immediatamente leggibili nei loro meccanismi.
Leonardo ha progettato centinaia di macchine straordinarie, ma non sono rimaste testimonianze dei traguardi da lui raggiunti. L’unica della quale esistono documentazioni scritte da terzi sul fatto che abbia funzionato è un Leone Meccanico, costruito per camminare al cospetto del Re di Francia e offrigli dei gigli. La mostra propone la prima ricostruzione del Leone Meccanico in scala reale (tre metri) basata sui disegni stessi di Leonardo.
Leonardo ha dedicato quasi tutta la sua vita allo studio delle macchine volanti. Quello del volo era per lui più di un sogno. Il Grande Nibbio è forse l’ultima macchina volante da lui progettata, quella definitiva. Sempre sfuggita agli studiosi del Codice del Volo, rappresenta uno dei punti storicamente più importanti di tutta la mostra con la presentazione dell’abitacolo in scala reale. Inoltre, vengono esposti il Pipistrello Meccanico del Codice Atlantico, una macchina volante che si differenzia per la sua linea e leggerezza da tutte le altre ricostruzioni realizzate sinora, la Vite Aerea nella sua configurazione corretta con motore a molla centrale e base fissa, oltre al modello di studio dell’Uccello Meccanico.
Splendori di corte. Gli Sforza, il Rinascimento, la città
– Dal 3 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010 –
L’esposizione, in programma nelle scuderie ducali del Castello, analizza i legami tra la città di Vigevano, la signoria sforzesca, la figura di Leonardo da Vinci e le testimonianze artistiche presenti su tutto il territorio lomellino.
Il ducato degli Sforza coincise a Vigevano con una vera e propria età dell’oro. Soprattutto l’affetto degli ultimi due duchi, Ludovico il Moro e Francesco II, che a Vigevano erano addirittura nati, fece della città una piccola Milano, raffinata e ricca come la capitale. I migliori architetti, pittori e scultori milanesi furono impiegati anche a Vigevano, a partire da Leonardo e Bramantino. Sulla scorta delle committenze ducali, le confraternite e le famiglie più agiate della Lomellina, tra Quattro e Cinquecento, fecero a gara nel farsi promotrici di iniziative che portarono nei paesi del territorio dipinti, sculture lignee, tessuti preziosi, oreficerie.
Di questo ricco patrimonio rimangono ora alcune vestigia, che la mostra riporta a Vigevano, per dare un’immagine dello splendore che caratterizzò questo periodo.
L’esposizione è curata da un comitato scientifico composto da Alberto Ghinzani, Luisa Giordano, Mariolina Olivari, Giovanni Patrucchi, Nicoletta Sanna e Antonio Zavaglia.
Le due mostre, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, sono parte integrante del progetto “Leonardo e Vigevano”, ideato e organizzato da Comune di Vigevano, Provincia di Pavia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Consorzio A.S.T Agenzia per lo Sviluppo Territoriale.