L’affresco d’epoca – la rievocazione della stagione della contestazione studentesca – è condotto a partire da una sceneggiatura confusa che, chiamando in causa qualche brandello di memoria privata, ambisce a porsi come un’autobiografia di una generazione, la generazione che, attraverso il ’68, è diventata classe dirigente e ora intende offrire un’immagine celebrativa di se stessa. Di fatto, il film di Michele Placido si limita a riciclare cascami dell’ideologia classista d’antan (l’odio forsennato verso borghesia e religione), inanellando una serie di vieti luoghi comuni all’interno di un intrigo passionale privo di consistenza. Manca un collegamento che metta in relazione il racconto storico con le vicende individuali dei personaggi, personaggi che appaiono incapaci di reggere il peso della realtà storica in cui sono inseriti (e dietro il libero amore tra Scamarcio, Trinca e Argentero si può cogliere un ricordo del triangolo amoroso di The Dreamers).
Se Romanzo criminale aveva suscitato qualche interesse, Michele Placido torna qui a rivelarsi un regista sin troppo propenso a indulgere agli artifici di una drammaturgia di gusto retorico, enfatica e chiassosa.
Né sul fronte degli attori i risultati possono dirsi soddisfacenti.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Il grande sogno
Regia: Michele Placido
Cast: Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Michele Placido, Luca Argentero, Laura Morante, Massimo Popolizio, Marco Iermanò, Brenno Placido, Alessandra Acciai
Durata: 101 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Medusa Film
Data di uscita: 11 settembre 2009