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Mostra / Cava de’ Tirreni, Giorgio de Chirico. La suggestione del Classico

Giorgio de Chirico, Il Pensatore1973La Galleria Civica d’Arte di Cava de’ Tirreni (SA) ospita dal 24 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010 (prorogata fino al 28 febbraio 2010) la mostra Giorgio de Chirico. La suggestione del Classico, curata da Matilde Romito, Sabina d’Angelosante e Victoria Noel-Johnson.
In esposizione circa 40 opere tra dipinti e sculture, realizzati tra gli anni Venti e gli anni Settanta, in grado di rileggere il rapporto che legava il maestro della Metafisica al mondo classico greco, e una serie di straordinari reperti provenienti dai Musei Archeologici della Provincia di Salerno.

Un progetto e una proposta espositiva inedita per valorizzare le ricche collezioni dei Musei Archeologici e illustrare uno dei motivi centrali della pittura dell’artista che testimonia la sua propensione all’antico, al mondo ellenico e ai valori plastici della scultura classica che ne fanno un artista colto e raffinato con una memoria del mondo antico sorprendente e fertile.

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Gli elementi di quel mondo arcaico occupano, infatti, già dalla prima decade del Novecento gli scenari delle sue opere in modo prepotente, grazie ad un linguaggio che articola sapientemente evocazione e invenzione e che conducono di lì a poco a quel processo di pietrificazione dello spazio e del tempo caratteristici della pittura metafisica.

Giorgio de Chirico, I gladiatori dopo il combattimentoIl Mediterraneo, grande bacino di storia e di cultura, ha recitato nel movimento artistico della Metafisica e nell’evoluzione stilistica dello stesso de Chirico un grande ruolo, rappresentando l’immagine della conoscenza in filosofia, poesia, scultura e pittura.

De Chirico si avvicinava, infatti, al mondo classico con lo scrupolo e la sensibilità di un archeologo ma, al tempo stesso, con lo spirito romantico di un appassionato collezionista di calchi di sculture classiche.

L’anima, le forme, i personaggi del mito ellenico, la quieta grandezza della statuaria classica, gli assolati silenzi del paesaggio meridionale sono poi sempre rimasti gli spunti basilari della sua ispirazione: de Chirico si riappropriava dell’arte greca antica nelle teste marmoree, nelle anfore, e nelle statue conservate dai più importanti musei archeologici italiani.

Senza la scoperta del passato, era solito affermare de Chirico, non è possibile la scoperta del presente. In questo caso, il pittore è l’erede non solo delle grandi tendenze romantiche, quanto di quelle della migliore tradizione classica.
Nato a Volos, in Grecia nel 1888, de Chirico non poteva che porre alla base della propria autobiografia il paesaggio culturale della sua infanzia, non separato dalla considerazione dell’impatto svolto dal Mediterraneo come ispiratore di cultura.

La mostra è promossa dal Comune di Cava de’ Tirreni e dalla Provincia di Salerno ed è organizzata e prodotta da Alef – cultural project management.

Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Silvana editoriale.

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