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Il viaggio di Jeanne

Locandina del film, Il viaggio di JeanneÈ un film che, sacrificando qualcosa della coerenza complessiva del racconto, si fa apprezzare per la limpidezza, la freschezza, la sobrietà con cui sono tratteggiati i personaggi e le dinamiche dei loro rapporti.
Anna Novion, qui al suo lungometraggio d’esordio, ha saputo valorizzare appieno il contesto ambientale, calando la vicenda in un paesaggio arcaico, aurorale (cieli di piombo, tramonti infuocati, acque cupe, scogliere battute dal vento), uno scenario “sublime”, caricato di un senso di misteriosa attesa e grandiosità terrificante (descrivendo i colori dell’isola, Christine parlerà, non a caso, di una luce che ricorda i quadri di Friedrich), uno spazio che si rivela assai presto uno spazio transizionale, di evoluzione e trasformazione, che nella sua stessa chiusura spaziale comporta, per lo straniero che lo attraversa, uno spaesamento fisico – lo stesso spaesamento che induce i personaggi del film a cercarsi, a mettere in discussione le proprie certezze, ad acquisire un nuovo modo di guardare e rapportarsi alle cose del mondo.

Adottando i temi e gli stilemi della commedia di costume, tra spunti di garbato umorismo (la scenetta dell’orecchino d’oro) e momenti di contenuta malinconia, Il viaggio di Jeanne delinea un percorso iniziatico familiare, illustrando l’evoluzione e la maturazione di un rapporto padre-figlia in cui il caso, l’equivoco, la contingenza (la forzata coabitazione con Christine e Annika) diventano essi pure occasioni di incontro e scoperta reciproca.

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Una scena del film Il viaggio di JeanneIl film dà conto dei sogni, dei dubbi, delle paure di un’adolescente (Anais Demoustier, un’autentica rivelazione) che, decisa a sottrarsi all’asfissiante tutela paterna, si affaccia ai primi turbamenti e disinganni del cuore. Ma la pellicola disegna soprattutto il percorso evolutivo di Albert (Jean-Pierre Darroussin, una conferma), un padre angosciato dalla nascente femminilità della figlia, un uomo insicuro, maniacale, ossessivo, per molti versi immaturo (l’idea balzana di cercare un tesoro vichingo), che tuttavia imparerà a superare impacci e chiusure mentali, riuscendo infine a stabilire un diverso e più sereno rapporto con il femminile e con quella figlia che ha dovuto crescere da solo, e che ora gli sfugge.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: Il viaggio di Jeanne
Regia: Anne Novion
Cast: Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry, Lia Boysen, Jakob Eklund
Durata: 84 min
Genere: Commedia
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: 20 novembre 2009

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