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Mostra / Al MAR di Ravenna i Preraffaelliti e il sogno italiano

E. Burne-Jones, Musica,, olio su tela, The Ashmolean Museum, OxfordAl MAR Museo d’Arte della città di Ravenna resterà aperta al pubblico dal 28 febbraio al 6 giugno 2010 la mostra I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones. L’esposizione, che dal 15 settembre al 5 dicembre 2010 si sposterà ad Oxford presso l’Ashmolean Museum, è curata da Colin Harrison, Christopher Newall e Claudio Spadoni ed intende indagare il ruolo artistico e culturale dell’Italia nel movimento denominato  “Preraffaellismo“.

Nato in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo, si impose come risposta all’accademismo ufficiale, per il recupero di un’arte spontanea e ispirata alla natura, identificata con l’arte dei pittori del passato prima di Raffaello, come indica il nome.
La brillantezza dei colori, l’attenzione ai particolari naturali, l’estrema semplicità e l’intensità dell’espressione furono elementi della pittura medievale che affascinarono quel gruppo di giovani artisti inglesi capitanati da William Holman Hunt.
L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali legate ad un metodo accademico.

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Tra i membri fondatori della Confraternita ci fu Dante Gabriel Rossetti: figlio di un esule italiano, trovò una delle sue principali fonti di ispirazione negli scritti di Dante e realizzò una magnifica serie di acquerelli e dipinti ad illustrare alcuni episodi chiave della Divina Commedia. Anche Burne-Jones realizzò opere tratte da soggetti legati alla letteratura italiana.

Arthur Hughes, Questo era un Piemontese, 1862, olio su legno, cm 40.6x29.8, © Tate, London 2009Se inizialmente l’arte dei Preraffaelliti fu ispirata all’esempio dell’arte italiana, con riferimento al periodo medievale e pre-rinascimentale, in seguito l’attenzione si volse anche ai dipinti del sedicesimo secolo e in particolare a quelli veneziani. Dipinti come Dolce far niente di Hunt, sono inimmaginabili senza l’esempio del Manierismo, mentre Bocca baciata di Rossetti è disegnata sull’idioma dei dipinti veneziani a sfondo erotico.
Alla fine il Preraffaellitismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento Estetico.

John Ruskin supportò criticamente il gruppo preraffaellita e fu l’ispiratore di un gruppo di artisti che in quel periodo visitò l’Italia con l’intento di studiare attentamente la natura e di documentare l’architettura e le opere d’arte a beneficio del pubblico inglese che mai avrebbe avuto la possibilità di visitare quei luoghi.

La mostra seguirà, dunque, questi due temi principali: l’interesse da parte dei Preraffaelliti per la letteratura e l’arte italiane, con l’esposizione di importanti capolavori di Beato Angelico, Perugino e altri, e la loro rappresentazione del paesaggio italiano.

L’esposizione è promossa dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura, dal Museo d’Arte della città di Ravenna e dal Ashmolean Museum di Oxford con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e gode del patrocinio dell’Ambasciata Britannica, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Ravenna.

Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, con contributi di Maurizio Isabella, Martin McLaughlin, Claudio Spadoni, Colin Harrison, Christopher Newall.

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