Alla Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia, dal 25 settembre 2010 al 9 gennaio 2011 rimarrà aperta al pubblico la mostra dal titolo Teatro del sogno da Chagall a Fellini, a cura di Luca Beatrice.
Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l’immaginario estetico degli artisti scelti dal curatore per costruire una mostra che intreccia il Simbolismo di inizio Novecento con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive espressioni del Cinema.
Nel percorso espositivo, allestito come dietro le quinte di un ideale palcoscenico, prendono posto oltre 100 opere di alcuni protagonisti assoluti delle arti figurative e del cinema dal primo Novecento al contemporaneo, rappresentati anche simbolicamente da Marc Chagall e Federico Fellini.
Le prime esperienze visionarie legate al sogno sono presenti in mostra con opere di Umberto Boccioni, Arnold Böcklin, Paul Klee, Max Klinger, Plinio Nomellini, Gaetano Previati.
Nel percorso espositivo, allestito in modo da favorire un dialogo tra le opere, si incontrano i più rappresentativi esponenti del movimento surrealista insieme agli artisti che nel cuore del Novecento si sono misurati con il mondo dell’inconscio: Marc Chagall innanzitutto, di cui sono esposte sei opere di grande impatto e qualità pittorica, e poi Salvador Dalì, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Max Ernst, Renè Magritte, André Masson, Joan Mirò, Man Ray, Alberto Savinio, Yves Tanguy, Fernando Botero, Pinot Gallizio.
Nella parte finale, la mostra entra nel vivo del panorama contemporaneo, che fa da compendio al tema con le esperienze pittoriche della Transavanguardia italiana e internazionale – Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel, David Salle – e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artist-star del nuovo millennio – Jan Fabre, Damien Hirst, Tony Oursler, Felix Gonzalez-Torres.
Nel Teatro del Sogno “messo in scena” nella Galleria Nazionale dell’Umbria la presenza del cinema ruota intorno alla straordinaria produzione di Federico Fellini, di cui sono esposti oltre 30 disegni e schizzi – alcuni dei quali tratti dal famoso Libro dei Sogni – e di cui è possibile ammirare una selezione di scene tratte dai film più “onirici” come “I clown” e la “La città delle donne”.
Lungo il percorso di mostra s’incontrano capolavori surrealisti come Un Chien andalou e L’age d’or di Bunuel, l’unica sceneggiatura cinematografica (Film) di Samuel Beckett, Spellbound (Io ti salverò) di Alfred Hitchcock con le celebri scenografie create da Salvador Dalì, e poi Sleep di Andy Warhol e la sua controparte odierna David Beckham Sleeping di Sam Taylor-Wood e infine Quijote, lungometraggio di Mimmo Paladino, ispirato al noto romanzo di Miguel Cervantes.
La mostra è promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’organizzazione è affidata a Civita e la realizzazione del catalogo all’editore Giunti.
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