Al Centro Carlo Scarpa di Treviso dal 16 ottobre al 15 gennaio 2011 (prorogata al 05 marzo 2011) rimarrà aperta al pubblico la mostra Carlo Scarpa e la forma delle parole, dedicata alla grafica del grande architetto veneziano, in particolare al suo disegno di caratteri e all’impaginazione delle scritte nelle architetture e nelle opere a stampa.
L’esposizione, curata da Ilaria Abbondandolo in collaborazione con Maria Pia Barzan e Miriam Ferrari, presenta opere appartenenti al Centro archivi MAXXI Architettura e a collezioni pubbliche e private del Veneto. In totale si contano 44 disegni originali, per lo più inediti; 9 fra manifesti, bozzetti e prove tipografiche di materiali promozionali per eventi espositivi: 3 prototipi in metallo mai esposti prima d’ora; la rivista d’arte e un famoso repertorio tedesco di alfabeti appartenuto all’architetto, su cui egli annotò le forme di scrittura preferite per poi sperimentarle nelle proprie “invenzioni”.
Per tutta la durata della mostra, al Centro Carlo Scarpa saranno, inoltre, disponibili alla consultazione le sue due pubblicazioni già note: il libretto che accompagnava la personale vicentina del 1974 e Memoriae Causa, il prezioso cofanetto dedicato a Onorina Brion all’indomani della costruzione del complesso monumentale di San Vito d’Altivole (1977).
Le scritte tuttora esistenti sono illustrate anche da fotografie recenti e dalle loro restituzioni grafiche bidimensionali; quelle scomparse sono testimoniate da scatti fotografici d’epoca. La ricostruzione video di alcune sequenze di disegni permette di calarsi nei panni dell’architetto e di ripercorrerne i processi creativi.
La mostra è promossa dalla Regione del Veneto, dal Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comitato Paritetico per la conoscenza e la promozione del patrimonio legato a Carlo Scarpa; è prodotta dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza in collaborazione con Centro archivi MAXXI Architettura e Archivio di Stato di Treviso.