Al Museo di Antropologia di Bologna dal 2 novembre 2010 al 28 febbraio 2011 è aperta al pubblico la mostra Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna. In esposizione scheletri di epoca romana e altomedievale che attestano pratiche e rituali funerari non convenzionali (mutilazioni, infissione di chiodi nel cadavere, ecc.), rivelando un complesso rapporto dell’uomo con la morte.
Questi rinvenimenti possono essere interpretati alla luce delle diffuse credenze che il morto non fosse “definitivamente morto” e che potesse stabilire un inquietante rapporto con il mondo dei vivi: da qui gli interventi sul cadavere volti ad impedirne il ritorno.
La mostra, curata dalla Prof.ssa Maria Giovanna Belcastro, è promossa dal Laboratorio di Bioarcheologia e Osteologia forense del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, in collaborazione con il Comune di Castelfranco Emilia e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.