Napoli – Al Museo di Capodimonte dal 16 febbraio al 3 aprile 2011 rimarrà aperta al pubblico la mostra fotografica di Antonio Biasiucci dal titolo “Pani – Volti”.
Il lavoro che Biasiucci presenta, dopo anni di attività e intense ricerche, è incentrato su una doppia serie d’immagini – circa 30 opere – che si potrebbero definire ‘basilari ’: Pani e Volti.
Il lavoro sul pane è semplice e al tempo stesso complesso: le forme emergono dall’oscurità intensa del nero fotografico e il cibo per eccellenza dei popoli appare come oggetto misterioso: meteoriti, crateri lunari, paesaggi magmatici, figure antropomorfe. Ma “ i pani rappresentano – sostiene Biasiucci -, per i quattro elementi naturali che lo compongono, l’epifania della vita”.
I volti, emergono anch’essi da una oscurità che ne esalta le differenze somatiche, sono in realtà calchi dei visi di tribù africane realizzati dall’antropologo Lidio Cipriani negli anni ’30, e conservati nel Museo di Antropologia dell’Università Federico II di Napoli.
I volti nelle foto di Biasiucci si trasformano in una allegoria disperata e icastica dell’esistenza umana, cercata non nell’individualità dei singoli ma nella moltitudine delle diversità, delle differenze di etnie e di culture. “Il lavoro sui volti – afferma l’artista – è una riflessione sulla morte, i pani e i volti sono in un nero profondo, un universo che unisce la vita e la morte”.
La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Peliti Associati, è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli, con la collaborazione dell’ Università di Napoli Federico II – Centro Musei delle Scienze Naturali\Museo di Antropologia e del Museo Madre.