Di gran lunga il film più importante e appassionante tra quelli che, quest’anno, concorrevano all’Oscar, “Un gelido inverno” ci regala uno dei ritratti femminili più intensi del nuovo decennio. La giovane Ree (una struggente Jennifer Lawrence), con il suo volto luminoso e fragile, lo sguardo fiero, di adolescente cresciuta troppo in fretta, precocemente segnata dalle prove della vita, è un personaggio destinato a restare a lungo nella memoria dello spettatore.
L’eroina della pellicola reca in sé – nella caparbia risolutezza con cui persegue la ricerca del padre scomparso – la volontà di disegnare il senso del proprio destino (e di quello della propria famiglia), senza nulla concedere alla disperazione. La sua quest (per la ragazza si tratta di difendere con le unghie e con i denti quel che resta del proprio nido domestico) assume assai presto le cadenze di una favola malata. Si riconosceranno allora figure, eventi, funzioni tipici del racconto iniziatico: l’aiutante salvifico (uno zio dapprima apertamente ostile, ma che assumerà in seguito il ruolo di padre sostitutivo); una serie di antagonisti minacciosi e terrifici; l’attraversamento di luoghi ferali; il confronto con l’insidia, il tradimento, la violenza…
Nel film di Debra Granik (una cineasta che si segnala qui come un’autrice con una sua cifra espressiva forte) sono avvertibili gli indici stilistici del moderno, dove la materialità – del paesaggio, dei corpi, dei volti, dei gesti – conserva una sorda e caparbia evidenza che poco o nulla intende concedere alle più banali esigenze di costruzione narrativa.
Costruzione narrativa che, assunto come punto di partenza il romanzo di Daniel Woodrell, esibisce ad ogni buon conto una sua meticolosa e lucida tensione drammaturgica, dando corpo a una ricerca espressiva di ambiente. Immergendo la vicenda in un paesaggio rurale livido e barbarico, un universo ghiacciato che si nega a ogni tentativo di fuga (la possibilità di arruolarsi nell’esercito si rivela, per Ree, illusoria), un mondo chiuso in se stesso, vissuto come condanna, dove imperano la miseria, la desolazione, la violenza, la Granik ci offre un affresco allucinato e febbrile dell’America profonda, a metà strada tra Boorman (Un tranquillo week end di paura) e Rob Zombie (La casa del diavolo).
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Un gelido inverno
Regia: Debra Granik
Cast: Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Garret Dillahunt, Sheryl Lee, Lauren Sweetser, Tate Taylor
Durata: 100 min.
Genere: Drammatico
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: 18 febbraio 2011