È dedicata a Tiziano Terzani e ai suoi viaggi in Asia la mostra fotografica in programma a Palazzo Incontro a Roma dal 23 marzo al 29 maggio 2011 (prorogata fino al 05 giugno 2011). L’esposizione raccoglie un centinaio di foto, un percorso attraverso quei Paesi dove Terzani ha vissuto e viaggiato. Il Vietnam, la Cina di una volta, le Filippine, il Giappone, l’India. Il percorso seguito da Terzani corrisponde anche al percorso dello sviluppo delle sue idee e del suo modo d’essere.
Ventidue foto inedite sono dedicate allo sconosciuto regno del Mustang, una delle regioni più isolate dell’Himalaya. Nel 1995 il Mustang lo aveva attratto perché quella piccola parte di mondo si era aperta solo da poco ad un limitato turismo occidentale. Un posto di cui in pochissimi conoscevano anche solo l’esistenza. Proprio questo aveva protetto il regno.
Nel silenzio lunare del Mustang, Tiziano Terzani si trovò finalmente col tempo necessario per buttarsi nella sua altra passione, la fotografia. E in Mustang poté permettersi quello che fino a quel momento non aveva avuto l’agio di fare: fermarsi, aspettare. Per cogliere non solo il soggetto ma anche l’attimo in cui si trova nella luce perfetta, come nel famoso ritratto di Amchi, il medico-mago che attraversa una fascia di sole sotto gli occhi di una delle sue sorridenti maschere. Ma più spesso nelle sequenze del Mustang, quello della macchina fotografica di Terzani è un obiettivo puntato verso il vuoto del paesaggio.
La mostra si svolge in concomitanza con l’uscita del film “La fine è il mio inizio”, tratto dal bestseller di Tiziano Terzani edito in Italia da Longanesi, regia di Jo Baier con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart, in sala dall’ 1 aprile 2011, distribuito da Fandango.
L’esposizione, curata dal figlio, Folco Terzani, è promossa dalla Provincia di Roma-Progetto ABC e organizzata da Civita in collaborazione con Fandango.