A Torino a Palazzo Madama – Sala del Senato mercoledì 4 maggio 2011, alle ore 18, sarà presentato il volume “L’arte dello stucco in Europa. Dalla tarda Antichità all’età Gotica” di Martina Corgnati, edito da Quattroemme.
Con l’autore intervengono: Giovanna Cattaneo Incisa, Presidente Fondazione Torino Musei, Enrica Pagella, Direttore Museo Civico d’Arte Antica, ed Enrico Castelnuovo della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il volume prende in considerazione per la prima volta in termini sistematici l’intera produzione di stucchi figurati e decorativi ampiamente diffusi nell’Europa antica e medioevale, fra il V e il XIII secolo. Si tratta di decine di fondazioni, quasi sempre chiese, abbazie e ambienti annessi, variamente e riccamente decorati con rilievi e sculture architettoniche in stucco e spesso anche affreschi e mosaici; ambienti che oggi risultano quasi sempre alterati in maniera irreversibile, frammentari e in precario stato di conservazione. Per questo è stato importante tentare una catalogazione degli interventi decorativi in stucco, tale da mettere finalmente in luce il valore artistico e l’importanza storico-culturale di queste preziose creazioni lungo tutti i secoli del Medioevo. Dal Battistero degli Ortodossi di Ravenna fino alle grandi chiese sassoni del XIII secolo si viene così delineando una complessa e ricca geografia degli stucchi che in un certo senso risulta essere un elemento unificante dell’Europa in quei secoli, una tecnica artistica diffusa dalla Sassonia alla Calabria, con emergenze e stili diversi attraverso le epoche.
Martina Corgnati è curatrice e storica dell’arte. Da molti anni si divide fra l’attività didattica (è docente titolare di Storia dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino), le collaborazioni giornalistiche e l’impegno critico: ha scritto fra l’altro per “Arte”, “Flash Art”, “Panorama”, “Anna”, “The Journal of Art”, “L’Indice”, “La Repubblica”, “Carnet Arte”, “Style” di cui è stata consulente di direzione. Attualmente è titolare della rubrica d’arte di “Chi”. Nel campo dell’arte contemporanea, che la occupa maggiormente, è nota per le decine di pubblicazioni, saggi e cataloghi di mostre.