L’IILA (Istituto Italo-Latino Americano) per la 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia presenta dal 4 giugno al 27 novembre 2011 una mostra che propone per la prima volta un progetto sulla cultura dell’intera America Latina, attraverso lo sguardo di artisti provenienti da tutto il Continente.
Il Padiglione America Latina – IILA sarà allestito presso l’Isolotto, all’interno dell’Arsenale.
L’esposizione, dal titolo “Entre Siempre y Jamás” (Fra Sempre e Mai), è curata da Alfons Hug ed è dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza latinoamericana. Il progetto si sviluppa recuperando il concetto di Indipendenza e il significato delle sue influenze socio-culturali ed articolando, attraverso l’Arte, gli echi temporali e locali che ne derivano.
Gli artisti invitati hanno esplorato l’America Latina in lungo e in largo; hanno visitato megalopoli e città piccole nell’entroterra dei vari Paesi, luoghi legati fortemente al passato e metropoli moderne che hanno cancellato le ultime vestigia della storia. Di fatto, hanno esplorato i 200 anni dell’Indipendenza dell’America Latina e il suo patrimonio culturale.
Le opere proposte raccontano le decisive trasformazioni in ambito politico, sociale e culturale vissute dagli Stati americani contemporanei.
Gli artisti invitati a riflettere su queste tematiche sono: Leticia El Halli Obeid (Argentina), Narda Alvarado (Bolivia), Neville D´Almeida (Brasile), Sebastián Preece (Cile), Gianfranco Foschino (Cile/Italia), Juan Fernando Herrán (Colombia), Sila Chanto (Costa Rica), Reynier Leyva Novo (Cuba), María Rosa Jijón (Ecuador), Walterio Iraheta (El Salvador), Regina José Galindo (Guatemala), Adán Vallecillo (Honduras), Julieta Aranda (Messico), Rolando Castellón (Nicaragua), Humberto Vélez (Panama), Claudia Casarino (Paraguay), Fernando Gutiérrez (Perù), David Pérez Karmadavis (Repubblica Dominicana), Martín Sastre (Uruguay), Alexander Apóstol (Venezuela). Inoltre, poiché l’IILA tra i suoi fini istituzionali contempla la promozione delle relazioni in ambito culturale fra l’America Latina, l’Italia e l’Europa, sono stati inclusi nel progetto espositivo anche alcuni artisti europei che hanno realizzato le loro opere in America Latina: Alberto de Agostini (Italia), Christine de la Garenne (Germania), Olaf Holzapfel con Teresa, Mirta, Dionisia, Noelia e Luisa Gutiérrez della comunità indigena Wichi (Germania/Argentina), Bjørn Melhus (Norvegia/Germania).