All’Auditorium di Milano – Fondazione Cariplo, dal 5 al 30 ottobre 2011 resterà aperta al pubblico la mostra “Roberto Polillo. Jazz ’60”.
L’esposizione, curata e prodotta da Alessandro Luigi Perna, presenta una selezione di 36 immagini tratte dal vasto archivio fotografico di Roberto Polillo. Infatti dal 1962 al 1974, prevalentemente (ma non solo) in Italia, il fotografo ha ritratto oltre un centinaio di concerti per la rivista Musica Jazz, allora diretta dal padre Arrigo Polillo (il noto critico e storico del jazz). È stato così testimone di un momento di passaggio fondamentale per il jazz, genere musicale nato al di là dell’Oceano Atlantico nei bassifondi di New York e New Orleans ai primi del Novecento per poi evolversi e diffondersi in tutto il mondo. Infatti, è proprio negli anni ’60, periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali, che la popolarità del jazz raggiunge il suo apice, sia grazie ai musicisti già affermati che lo interpretano in maniera classica, sia grazie a tutta una nuova leva di talenti che li affianca rivendicando con il free jazz maggiore libertà d’espressione. Dei primi fanno parte nomi come Duke Ellington, Louis Armstrong, Count Basie e Coleman Hawkins. A rappresentare i secondi sono personaggi rivoluzionari come John Coltrane, Ornette Coleman, Miles Davis e Archie Shepp.
La dialettica che nasce tra le diverse generazioni di musicisti fa di quell’epoca una delle stagioni più entusiasmanti nella storia del jazz. Una stagione che Polillo, con le sue immagini suggestive e potenti, ci racconta per intero.