Il romanzo narra la storia di un giovane uomo in tre periodi diversi della sua esistenza. Nel primo è un seminarista silenzioso: vede i conflitti sotterranei fra i religiosi, inventa liturgie, si lascia impregnare dalla devastante bellezza e desolazione del mondo. Nel secondo è un attivista rivoluzionario: si sposta da un paese all’altro per tenere comizi assieme a un gruppo di fiancheggiatori, insegue seduttori di vedove tatuati di falce e martello, ascolta la storia dell’imbalsamatore di Lenin. Nel terzo periodo è uno scrittore inedito: un editore lo corteggia e lo respinge, lo incita alla distruzione della sua opera come forma geniale di pubblicazione. Scritto in quasi quindici anni, Gli esordi è un romanzo formidabile, poetico e tragico allo stesso tempo. Ma anche il racconto di uno spaccato di vita italiana, dagli anni Sessanta fino alla fine dello scorso millennio. Il cattolicesimo, i gruppi rivoluzionari, la società dell’immagine sono narrati dal punto di vista di un individuo che appartiene a quella categoria di persone che nella vita insegnano la cosa più importante che ci sia: la messa in gioco della propria vocazione.
Antonio Moresco ha pubblicato Clandestinità (Bollati Boringhieri 1993), Lettere a nessuno (Bollati Boringhieri 1997) e Gli esordi (Feltrinelli 1998). Il suo romanzo-mondo Canti del caos, dopo la prima parte pubblicata da Feltrinelli e la seconda da Rizzoli, è uscito nella sua versione completa e definitiva da Mondadori nel 2009. Il suo ultimo romanzo è Gli incendiati (Mondadori 2010).
Scheda libro
Autore: Antonio Moresco
Titolo: Gli esordi
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Prezzo: € 21,00
Pagine: 680
Anno: 2011