La nostra classe dirigente non ci piace più, e non solo a noi. Sono stati sfiduciati dalla stampa mondiale, dal mercato e a guardarli in faccia si nota che sono piuttosto sfiduciati loro stessi. I nostri capi si stanno avviando sul viale del tramonto ed è una vera e propria emorragia: politica, economia, cultura, da dove viene la crisi di leadership che ha letteralmente decapitato l’Italia? Alla ricerca di spiegazioni, esempi, idee, Giovanni Floris si imbarca in un’incredibile avventura nella storia della nostra repubblica. Osserva le eterne dicotomie d’Italia, incarnate tanto da Cavour e Garibaldi quanto da Agnelli e Marchionne, o da Totti e Baggio. Analizza capi del male come Totò Riina e capi del bene dal carisma universale come Giovanni Paolo II. Ci ricorda le volte in cui ci siamo affidati (sbagliando) all’Uomo del Destino, e quelle invece in cui abbiamo messo sul ponte di comando leader normali: i De Gasperi e i Pertini, i Ciampi e gli Amato che, magari senza emozionarci tanto, hanno saputo tirarci fuori da momenti di crisi gravissima. Non ci serve un Uomo della Provvidenza, suggerisce Floris, ci serve una nuova classe dirigente tutta intera. Saremo capaci di ricostruirla?
Giovanni Floris, giornalista, è stato inviato del Giornale Radio Rai e nel 2002 è stato corrispondente dagli Usa. È autore e conduttore di Ballarò. I suoi ultimi libri per Rizzoli sono La fabbrica degli ignoranti (2008), Separati in patria (2009) e Zona retrocessione (2010).
Scheda libro
Autore: Giovanni Floris
Titolo: Decapitati
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi
Prezzo: € 18,00
Pagine: 324
Anno: 2011